Cambiamo sguardo: un progetto educativo per promuovere l’inclusione e i diritti delle persone con disabilità

“Cambiamo Sguardo” è un progetto educativo gratuito di CBM Italia che promuove un’educazione inclusiva sulla disabilità, rivolto a scuole e associazioni. Attraverso formazione online e attività pratiche, mira a sensibilizzare e abbattere stereotipi

Il progetto educativo “Cambiamo sguardo: dire, fare, parlare di disabilità” promosso da CBM Italia rappresenta un’iniziativa innovativa e di grande valore per il mondo della scuola e per tutti coloro che desiderano approfondire il tema della disabilità. Lanciato come seconda edizione del percorso didattico, questo progetto si rivolge a insegnanti e studenti di ogni ordine e grado, offrendo risorse per promuovere un’educazione inclusiva. Ma non solo: è uno strumento prezioso anche per associazioni, enti locali, istituzioni culturali, università e chiunque sia interessato a conoscere meglio l’argomento.

Il percorso è completamente gratuito, si svolge online e può essere utilizzato in qualsiasi momento dell’anno, rendendolo accessibile a un pubblico ampio e diversificato.L’obiettivo principale di “Cambiamo sguardo” è sensibilizzare sul tema dei diritti delle persone con disabilità, promuovendo la partecipazione attiva degli studenti e degli insegnanti. Uno degli elementi centrali di questo progetto è l’importanza del linguaggio: riflettere sul modo in cui si parla di disabilità è essenziale per abbattere stereotipi e pregiudizi. Il linguaggio, infatti, può diventare un potente strumento di inclusione se usato con consapevolezza e rispetto. Il percorso invita a ripensare il modo in cui ci si approccia alla disabilità, non solo a livello linguistico ma anche comportamentale.

Cambiamo Sguardo

Alla base di questo progetto vi è la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, un documento internazionale adottato nel 2006 che ha l’obiettivo di combattere le discriminazioni e promuovere i diritti delle persone con disabilità in tutto il mondo. Questa Convenzione costituisce il fondamento su cui si basa l’intero percorso di “Cambiamo sguardo”. Il progetto mira infatti a fornire strumenti per comprendere e applicare i principi della Convenzione nelle scuole e nelle comunità, stimolando una riflessione critica sulle barriere, non solo fisiche, ma anche culturali e comportamentali, che ancora oggi esistono.

Secondo Massimo Maggio, direttore di CBM Italia, “cambiare sguardo” significa adottare un nuovo punto di vista, mettersi nei panni dell’altro e trasformare i pensieri in azioni concrete. In questo senso, la scuola diventa il luogo ideale per promuovere una cultura dell’inclusione. La scuola, infatti, è lo spazio dove i giovani possono apprendere, non solo nozioni, ma anche valori fondamentali come l’accettazione delle diversità e la solidarietà. Un percorso educativo che affronti la disabilità fin dall’infanzia può davvero fare la differenza, contribuendo a creare una società più aperta e inclusiva.

CBM Italia lavora da anni per promuovere questi valori nelle scuole italiane. Con “Cambiamo sguardo” offre agli insegnanti e agli studenti un’opportunità unica di approfondire il tema della disabilità attraverso un percorso strutturato in moduli e attività pratiche. Il progetto si articola in due componenti principali: una formazione online e un kit operativo. La formazione online comprende quattro moduli, ognuno della durata di circa 20 minuti, che affrontano argomenti fondamentali come l’uso del linguaggio inclusivo, la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, l’Agenda 2030 e la didattica inclusiva.

Un concetto chiave trattato nel percorso è la Progettazione Universale per l’Apprendimento (PUA), un approccio pedagogico che mira a valorizzare le caratteristiche individuali di ogni studente. La PUA propone una didattica flessibile, capace di adattarsi alle diverse esigenze di apprendimento, promuovendo l’inclusione di tutti gli studenti, indipendentemente dalle loro abilità o disabilità. L’adozione di questo approccio può migliorare la qualità dell’istruzione e rendere la scuola un luogo più accogliente per tutti.

Il kit operativo, invece, è composto da sei proposte educative suddivise per fasce d’età, dai 3 ai 18 anni. Il kit include attività didattiche, giochi e laboratori che favoriscono il confronto e la partecipazione di tutti gli studenti. Le attività proposte mirano a parlare di disabilità con naturalezza, cercando di contrastare stereotipi e pregiudizi, e ad incoraggiare un atteggiamento positivo verso la diversità. Questo kit può essere utilizzato sia in contesti scolastici che extrascolastici, rendendolo uno strumento estremamente versatile.

La seconda edizione del progetto introduce alcune novità significative. Tra queste, l’attenzione all’educazione inclusiva, a partire dall’articolo 24 della Convenzione ONU, che sancisce il diritto all’istruzione per le persone con disabilità. Un altro tema rilevante è quello delle connessioni tra povertà e disabilità, emerse da una ricerca condotta nel 2023 in Italia. La ricerca ha evidenziato come le famiglie con persone disabili siano spesso esposte a un maggiore rischio di povertà, sottolineando l’importanza di politiche che affrontino questa intersezione. Infine, il progetto esplora l’uso delle tecnologie per favorire l’inclusione scolastica e sociale degli studenti con disabilità sensoriali.

I materiali del percorso sono tutti scaricabili online, rendendo facile l’accesso per chiunque voglia partecipare. Per ricevere ulteriori informazioni o per aderire al progetto, è possibile contattare CBM Italia tramite l’indirizzo email dedicato.Il progetto “Cambiamo sguardo” è realizzato in collaborazione con la LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità) di Milano e l’Istituto dei Sordi di Torino. Queste partnership sottolineano l’importanza di una collaborazione tra diversi enti per promuovere un cambiamento culturale profondo.

Secondo i dati dell’Istat relativi all’anno scolastico 2022-23, gli studenti con disabilità rappresentano il 4,1% del totale degli studenti italiani, una percentuale in costante crescita. Questo dimostra quanto sia importante lavorare per garantire a tutti i giovani, indipendentemente dalle loro abilità, il diritto a un’istruzione di qualità e a una piena partecipazione sociale.

Nell’anno scolastico 2023-24, CBM Italia ha raccolto le testimonianze di 200 professionisti dell’educazione che hanno partecipato alla prima edizione di “Cambiamo sguardo”. Tra questi, il 45% era composto da insegnanti della scuola primaria, mentre il 19% da docenti della scuola dell’infanzia. Anche insegnanti delle scuole secondarie e rappresentanti di enti non scolastici come musei e università hanno preso parte al progetto. Dai risultati del questionario è emerso che il 56% dei partecipanti aveva già partecipato ad altri progetti educativi sul tema della disabilità, ma molti di loro sentono ancora il bisogno di approfondire ulteriormente la questione.

Un altro dato significativo è che, sebbene il 79% dei partecipanti conosca la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, solo il 35% ne ha parlato in classe. Questo indica che c’è ancora molto lavoro da fare per diffondere la conoscenza di questi diritti e per coinvolgere attivamente gli studenti nella discussione. Con progetti come “Cambiamo sguardo”, CBM Italia si impegna a colmare questo divario, promuovendo una maggiore consapevolezza e partecipazione sui temi della disabilità.

In conclusione, “Cambiamo sguardo” non è solo un progetto educativo, ma una vera e propria iniziativa di cambiamento culturale. Grazie a percorsi come questo, possiamo sperare di costruire un futuro in cui la disabilità non sia più vista come una limitazione, ma come una parte naturale della diversità umana.

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