Grazie ai percorsi tattili e alle mappe in rilievo di cui si è dotato, il Torre Rossa Park Hotel di Roma – che ospiterà il 9 novembre il convegno promosso dall’ADV – è certamento l’unico albergo italiano ad avere eliminato le barriere percettiveÈ in programma per sabato 9 novembre a Roma (Sala Auditorium Michelangelo del Torre Rossa Park Hotel, Via di Torre Rossa, ore 8.30-13.30), il convegno nazionale denominato Obiettivo autonomia: dagli ausili tradizionali, alle tecnologie avanzate per la disabilità visiva, organizzato dall’ADV (Associazione Disabili Visivi).
L’incontro, moderato da Sonia Topazio, capo ufficio stampa dell’Ufficio di Presidenza dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, potrà contare sugli interventi di Pietro Barbieri, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore e presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) (Gli strumenti di mobilità all’epoca della crisi sono un diritto comprimibile? Il caso paradossale del Nomenclatore degli Ausili); Giulio Nardone, presidente nazionale dell’ADV e vicepresidente dell’INMACI (Istituto Nazionale per la Mobilità Autonoma di Ciechi e Ipovedenti) (INMACI, per un’azione comune a tutela del diritto a una mobilità autonoma e sicura dei disabili visivi); Stefania Leone, componente del Consiglio Direttivo dell’ADV, con delega per le problematiche ICT (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione) presso i Tavoli Istituzionali (L’accessibilità del web: che novità ci sono con gli ultimi Decreti?); Assia Andrao eLaura Cinelli, rispettivamente presidente della Federazione Retina Italia e oculista dell’Ospedale Cisanello di Pisa (Impianti retinici – ARGO II, quali prospettive e novità dalla ricerca scientifica); Simone Dal Maso, blogger (IPhone: un nuovo software per una nuova voce. App curiose e interessanti); Nunzio La Ferlita, titolare di CECIAA Futura, ditta fornitrice di ausili (Dolce, ma non troppo… il glucometro parlante).Per la presentazione dell’interessante appuntamento, ben volentieri cediamo la parola a Giulio Nardone. (S.B.)«A ben vedere, nella parola autonomia si condensano tutte le aspirazioni delle persone con disabilità o, almeno, di molte di esse. Ma si tratta di una pia aspirazione o di un remoto traguardo, di una “Fata Morgana” o di una meta da perseguire lottando con le unghie e con i denti?A queste domande cercheremo di dare risposta con il convegno nazionale del 9 novembre a Roma, nel grande Auditorium Michelangelo del Torre Rossa Park Hotel di Roma, non lontano da Piazza Carpegna.
In tale occasione, non ci saranno soltanto parole, maanche il “fare”, tanto auspicato a tutti i livelli, come la dimostrazione pratica del funzionamento di ausili importantissimi, addirittura necessari per la sopravvivenza, quale il glucometro parlante, che consente al diabetico cieco – e molte patologie retiniche hanno la loro causa proprio nel diabete- di misurare da solo il proprio tasso glicemico e di prendere i provvedimenti del caso.
Un’altra immagine del Torre Rossa Park Hotel di Roma, dove le persone non vedenti possono raggiungere in piena autonomia sia le sale conferenze che il bar e il ristorante. «Ciò non è possibile – sottolinea Giulio Nardone – nelle altre centinaia di alberghi che pur dichiarano di essere “completamente accessibili ai disabili”»Sarebbe normale che un tale ausilio fosse inserito nel Nomenclatore delle Protesi che vengono distribuite dalle ASL alle persone che ne hanno bisogno, ma un’altra relazione ci dimostrerà che il Nomenclatore stesso –non più aggiornato dopo il 1999 – può fornire quintali di pannoloni, ma non gli ultimi ritrovati. E infatti esso non prevede neppure il bastone elettronico, che consente al cieco di ricevere in auricolare messaggi vocali sulla sua esatta posizione e sui luoghi e i servizi che gli sono prossimi, mentre cammina sul percorso tattile di ultima generazione Loges-Vet-Evolution. Anche per quest’ultimo, tra l’altro, oltre al dire, il fare: sia i non vedenti che i tecnici chiamati ad attrezzarne le nostre città, potranno sperimentarlo praticamente.Non bisogna però generalizzare con il pessimismo: i “lettori di schermo” sono previsti nel Nomenclatore delle Protesi. E allora? Tutto bene nel campo dell’accesso alla cultura e all’informazione scritta? Neanche per sogno, perché gli Enti Pubblici dimenticano spesso l’obbligo di rendere accessibili ai “lettori di schermo” i loro siti e i documenti da loro pubblicati. E che dire dei libri di testoche dovrebbero essere digitalizzati e non lo sono ancora?
Ma l’“ausilio degli ausili”, quello che li renderebbe di colpo tutti inutili e superati, è quello che tutti aspettiamo con ansia e sul quale apprenderemo le ultime novità:l’innesto retinico, una delle tecniche che dovrebbe costituire la “soluzione finale”, non nel senso di cui si parlava da qualche parte negli Anni Quaranta, beninteso, per i portatori di alcune patologie oftalmiche.Giulio Nardone – presidente nazionale dell’ADV (Associazione Disabili Visivi) e vicepresidente dell’INMACI (Istituto Nazionale per la Mobilità Autonoma di Ciechi e Ipovedenti)».L’impegno dell’ADVL’impegno culturale profuso negli ultimi decenni dall’ADV (Associazione Disabili Visivi) è stato evidenziato anche dall’organizzazione di numerosi convegni e tavole rotonde nazionali che hanno trattato argomenti di grande interesse e attualità per la categoria. Vale senz’altro la pena elencarne qui di seguito i più significativi:1985: Traguardi e prospettive dell’elettronica per i non vedenti1986: Il computer parlante per lo studio, il lavoro, la cultura e l’informazione dei non vedenti: testimonianze dirette1987: I non vedenti e l’informatica prossima ventura1988: L’editoria elettronica per la cultura, lo studio e l’informazione dei non vedenti1989: Analisi tecnica e funzionale dei più recenti ausili per l’autonomia dei non vedenti1990: La conversione delle immagini in parole1991: L’approccio tattile dei ciechi alle immagini: prospettive tecnologiche e limiti funzionali1992: L’integrazione scolastica dei disabili visivi1993: Il supporto tecnologico avanzato nell’ambito della programmazione educativa dei disabili visivi1993: Il patrimonio artistico e il territorio per i disabili visivi1994: Il volontariato per la promozione sociale e l’istruzione dei minorati della vista attraverso le tecnologie avanzate – Le attività sportive dei disabili visivi come mezzo di potenziamento psicofisico e di integrazione sociale1995: I ciechi e la tecnologia: 1895-1995, dalla radio alla telematica1996: Cinema e rappresentazione sociale dell’handicap1997: Nautilus: verso un museo tattile del fondo marino- L’attività subacquea fra sport, divertimento e riabilitazione psicofisica – Forum Düsseldorf – Forum su Windows1999: “Winbook”, presentazione del primo manuale braille e su cassette con tavole a rilievo, per l’uso di Windows da parte dei disabili visivi2001: L’altro lavoro: verso un ampliamento delle opportunità occupazionali dei disabili visivi2003: La mobilità autonoma dei disabili visivi e il cane guida2005: Forum Nazionale: Tecnologie elettroniche ed informatiche per una sempre maggiore autonomia dei minorati della vista2007: Tecnologie assistive per l’autonomia dei disabili visivi2009: Accessibilità e fruibilità dello spazio fisico e virtuale2011: Luci e ombre nell’evoluzione degli ausili informatici per i disabili visivi
Per ulteriori informazioni e approfondimenti:segreteria@disabilivisivi.it
(superando.it)
di Giovanni Cupidi