Progetto “Boselli Run On The Way”

Iniziativa Istituto Boselli. Gli studenti con disabilità dell’Istituto Boselli di Torino corrono la maratona il prossimo 17 novembre

Il prossimo 17 novembre la XXVII Turin  Marathon Gran Premio La Stampa vedrà tra i suoi partecipanti gli studenti con disabilità di un istituto scolastico (nello specifico l’Istituto Boselli di Torino) che per la prima volta in Italia correranno (a staffetta) una intera maratona. Sono importanti i numeri dell’iniziativa Boselli legata alla Turin Marathon 2013. Infatti domenica 17 novembre vedremo la partecipazione attiva di circa 90 alunni dell’Istituto e 40 persone tra insegnanti, personale ata, e familiari, che contribuiranno in varie forme, correndo, camminando o facendo parte della logistica, per far si che questo progetto si realizzi e soprattutto per far vivere questa corsa dando ciascuno il meglio, da protagonista. Ad oggi sono 13 gli alunni con disabilità e 13 i normodotati che faranno loro da tutor nel percorso, a loro si aggiungono una decina di altri alunni “veloci” iscritti, e tutti saranno coadiuvati dai Professori Cristina Rapetti, Marcello Pellegrino e Vera Perotto. I 42 chilometri della Maratona verranno percorsi dagli studenti-atleti divisi in team e a staffetta: il percorso verrà pertanto suddiviso in frazioni da 7 Km. Gli studenti saranno dotati di un chip particolare, oltre ad indossare un pettorale personalizzato creato proprio per l’occasione dal gruppo Turin Marathon. L’iniziativa è supportata a livello logistico dalla CPD (Consulta Persone in Difficoltà di Torino), che metterà a disposizione un servizio di navette dai diversi punti di cambio staffetta fino al traguardo, e da Garmin, che fornirà a tutti gli atleti un equipment comprensivo di cardiofrequenzimetro e  videocamera. L’idea del progetto è nata dai tre docenti dell’Istituto Boselli che seguiranno attivamente questa iniziativa (Rapetti, Pellegrino, Perotto) con l’intento di trasmettere ai propri studenti la passione della corsa come valore di vita, di aggregazione, di gioia. Il progetto rappresenta “un innovativo modello partecipativo scolastico” che vede per la prima volta in Italia l’aggregazione di Tutor normodotati e studenti con disabilità nel raggiungimento di un obiettivo sportivo.
(lastampa.it)

di Giovanni Cupidi

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