Una piccola falegnameria spezzina è nata e cresciuta come laboratorio di avviamento al lavoro per ragazzi disabili. Sotto la guida di uno studio di architetti, presso “Diversamente mobili” vengono progettati e realizzati mobili su misura, reinterpretando pallets, bobine e scarti di legno.
Un progetto sperimentale partito nel 2011 con strumenti manuali molto semplici che negli anni e con l’esperienza s’è radicalmente trasformato. Oggi Diversamente Mobili è un laboratorio completo, con tavoli di lavoro, seghe circolari e tutte le attrezzature necessarie a una falegnameria professionale.
In via Napoli 103, a La Spezia, Armando, Giacomo, Maurizio, Federico, Adrian, Yuri, Francesca e Alberto, ognuno in base alle proprie attitudini e inclinazioni, tagliano, forano, fresano, modellano e lisciano il legno.
«Lavoriamo con pallet e altri materiali di recupero – racconta l’architetto Francesco Frassinelli, la figura professionale riferimento per la progettazione – e ogni singolo oggetto, anche il più piccolo, è il frutto del lavoro di una squadra di otto ragazzi, ciascuno dei quali ricopre un ruolo preciso all’interno del gruppo».
Le numerose commissioni esterne (tra cui una di Lamborghini) sono il vero motore della falegnameria, perché rendono il percorso occupazionale ancora più efficace dal punto di vista socio-educativo. In questo senso, Diversamente mobili incarna lo spirito della terapia occupazionale a tutto tondo, perché oltre a fornire professionalità e competenze specifiche, responsabilizza i ragazzi, che modulano l’impegno in base alle consegne previste.
Il laboratorio è attivo tutte le mattine ed è Francesco Frassinelli l’educatore responsabile del progetto, che lavora in stretta sinergia con gli altri educatori della falegnameria, Renzo Cozzani e Agnese Pedrelli.
«La nostra attività principale è la creazione di mobilio e di piccola oggettistica in legno, ma ci siamo occupati anche di arredo urbano e di parchi, oltre ad allestimenti temporanei per mostre». Così, letti, scaffali, divani, tavoli e librerie dalle linee minimal sono molto più di semplici oggetti d’arredo, perché valorizzano l’impegno di questo gruppo, affiatato e intraprendente. «I ragazzi sono molto stimolati dal lavoro, amano imparare e, soprattutto, “uscire fuori” dal laboratorio: la consegna del progetto è forse il momento più importante di tutto l’iter di realizzazione, un “rito” che dà loro molta soddisfazione».
E osservando il lavorio nelle varie aree della falegnameria viene spontaneo riflettere su cosa significhi qualità di vita per questi ragazzi e su come sia possibile per loro raggiungere i propri obiettivi e decidere in autonomia cosa fare della propria vita.
Contrastare l’emarginazione sociale è l’obiettivo primario del centro socio-educativo AS.SO, del comune di La Spezia, a cui il laboratorio fa capo, il cui scopo è quello di promuovere la qualità della vita del portatore di handicap: riconoscere il diritto alla predisposizione del proprio progetto di vita è l’unica via possibile per garantirne una reale inclusione sociale. E Diversamente Mobili lo sta facendo.
(italiachecambia.org)