Come ormai voi che seguite il Blog sapete quando ho deciso di cominciare a scrivere di disabilità l’ho fatto col proposito di poter divulgare informazioni utili riguardanti soluzioni pratiche e concrete di vario tipo, tralasciando i fatti di cronaca (tranne alcune vicende personali) che già trovano altrove spazio.
Quando però mi capita o mi vengono segnalate storie di persone con disabilità che stanno vivendo magari un momento di estrema difficoltà allora non posso che soffermarmi e cercare nel mio piccolo di metterle in evidenza anche perché, comunque, manifestano quella che è la vita che oggi le persone ad es. con gravissime disabilità si trovano ad affrontare.
Come la storia del Sig. Domenico Aldorasi affetta da Atrofia Muscolare Spinale Progressiva al quale il distretto a cui appartiene ha dapprima redatto un piano assistenziale con annesso finanziamento per poi tagliare drasticamente ed in maniera arbitraria ed ingiustificabile le ore di assistenza!
Il Sig. Domenico (mi permetto di chiamarlo così) visto la tragicità della situazione ha deciso di intraprendere lo sciopero della fame fin quando non verrà ridiscusso non solo il suo piano assistenziale ma anche e soprattutto i criteri con i quali il distretto assegna le ore di assistenza.
Inoltre ha realizzato un video (lo trovate qui) su YouTube in cui spiega il perché di questa sua drammatica decisione.
Vi riporto qui di seguito le parole di Domenico che spiegano ancor meglio la sua situazione che oggigiorno è quella che vivono tutte le persone con una gravissima disabilità e a cui lo Stato, gli Enti Locali e anche questo governo Renzi negano quelli che sono DIRITTI sanciti dalla Costituzione e dalle Leggi Vigenti non solo disattese ma stravolte.
Forza Domenico!!!
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Il mio nome è Domenico Aldorasi ho 49 anni e sono affetto da Atrofia Muscolare Spinale Progressiva che mi hai reso totalmente non autosufficiente. Vivo con mia moglie che ha 60 anni e da gennaio si è operata alla colonna cervicale e quindi non mi può più assistere come prima. Viviamo con la pensione minima in una casa che non è di nostra proprietà.
Il distretto socio sanitario RM F4 con sede nel comunedi Formello nonostante fosse al corrente di tutto ciò, mi ha tagliato i fondi per la non autosufficienza che mi aveva approvato l’anno scorso pregiudicandomi circa 350 ore annue di assistenza. Il taglio è questo: da 60 progetti approvati nel 2014 a 41 nel 2015. La valutazione che ha fatto calare vertiginosamente il mio grado di non autosufficienza e che ha quindi impedito l’accesso all’assistenza, è stata fatta da medici e assistenti sociali del distretto che neanche mi conoscono. Inoltre i criteri usati per la valutazione falsano completamente il giudizio di non autosufficenza tanto è vero che ci sono persone che hanno usufruito dei fondi pur camminando da sole o mangiando o alzandosi la mattina e andando a letto sempre da sole.
In attesa di una riattivazione dei fondi tagliati ma soprattutto di una rivalutazione da parte del distretto del mio grado di non autosufficienza e di tutte le persone che come me sono state defraudate del diritto sancito nel 26 art. della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (Inserimento dei disabili – L’Unione riconosce e rispetta il diritto dei disabili di beneficiare di misure intese a garantirne l’autonomia, l’inserimento sociale e professionale e la partecipazione alla vita della comunità.), inizio ora uno sciopero della fame.
se volete contattarmi questo è il tel. 3773118321, se invece volete contattare il distretto il numero è sul sito del Comune di Formello.
di Giovanni Cupidi
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Aggiornamento dalla pagina fb di Domenico:
Grazie alla chiamata della responsabile del distretto RM F4 di Formello che si è preoccupata appena ritornata dalle ferie della situazione dei 33 disabili che sono stati esclusi dalla graduatoria di 35 persone ammesse quest’anno (ricordo che l’anno scorso sono state approvate 63 richieste) e dell’ intenzione della stessa di convocare domani stesso la commissione che ha valutato in precedenza le persone con i criteri stabiliti, INTERROMPO LO SCIOPERO DELLA FAME. Questa apertura al dialogo che condividerò innanzitutto con l’Associazione Vitalba Onlus che si occupa dei diritti e promuove servizi per le persone con disabilità del nostro distretto; con la Regione; i Comuni del distretto; le stesse persone con disabilità; lo stesso distretto e con chi voglia apportare esperienza e suggerimenti sarà un punto di partenza per arrivare un giorno a parlare sempre più frequentemente di 2 quesiti che aleggiano da anni nel mondo della disabilità: “Vita indipendente” e “Dopo di noi”. Perciò visto che ci avete aiutato molto con la vostra presenza online vi chiederei di continuare a sostenerci anche nel futuro fino a che non raggiungeremo un risultato e poi magari un altro fino al sogno di vita indipendente . Grazie a domani