Resoconto dell’incontro di ieri in Assessorato della Famiglia e delle Politiche Sociali
Si è svolta ieri pomeriggio in modalità smart working la convocazione indetta dall’assessore Scavone presso l’assessorato della famiglia delle politica sociali da dove era collegato per discutere della programmazione triennale del piano della non autosufficienza. Erano presenti tutti i soggetti convocati ad eccezione del forum del terzo settore, dell’anffas, del coordinamento regionale h, lega coop e confcooperative, i quali avevano annunciato la volontà di non partecipare in dissenso alla nomina del garante delle persone con disabilità. Assenza fatta notare in seguito anche dallo stesso assessore che auspicava una rapida ricomposizione del tavolo con tutte le componenti coinvolte. Ha introdotto la discussione la dottoressa Rubino facendo una sommaria panoramica dello stato attuale delle cose, illustrando come in precedenti riunioni sia stato manifestato la volontà di riorganizzare i distretti sanitari. Nel frattempo è sopraggiunto l’assessore Scavone che ha continuato il discorso introdotto dalla rubino ma sostanzialmente chiedendo agli interlocutori presenti di dare il loro contributo affinché si potesse iniziare a dare forma a un piano per la non autosufficienza . Non è stato, come ci si aspettava, preventivamente introdotto dall’assessore nessuna proposta da sottoporre agli intervenuti. Subito dopo lo stesso assessore ha chiesto chi volesse iniziare a illustrare le proprie proposte in merito e ha dato la parola alla dottoressa La Placa, in rappresentanza della Cisl, la quale ha fatto notare anch’ella l’assenza di alcune componenti che erano stati invitati sottolineando come questo percorso di programmazione dovesse essere fatto con tutti i soliti soggetti coinvolti ponendo poi l’attenzione sul tema del lavoro rispetto alle persone non autosufficienti e quindi conseguentemente del loro grado di autonomia da raggiungere attraverso un efficace piano sulla non autosufficienza. Dopo la dottoressa la Placa è intervenuto Giovanni Cupidi coordinatore regionale della FIRST. Cupidi ha fatto subito presente quali siano attualmente tutte le procedure e tutte le varie iniziative ancora mancanti per poter iniziare una programmazione e quindi il reperimento delle risorse necessarie per la redazione dei progetti individualizzati detti anche progetti di vita. Lo stesso quindi ha continuato facendo notare come manchino l’istituzione e l’implementazione gli strumenti necessari come ad esempio i PUA, i punti unici di accesso, e le UVM, le unità di valutazione multidimensionali, che sono assenti nel primo caso e inefficienti nell’altro. Come quindi non sia possibile al momento riuscire a fare una programmazione senza che vi sia un processo virtuoso che possa puoi portare all’individuazione delle risorse necessarie e dare la possibilità di autodeterminarsi alle persone beneficiarie di un progetto individualizzato attraverso la libera scelta tra assistenza di tipo diretta o assistenza di tipo in diretta, sia mediata attraverso un ente terzo nel caso dell’assistenza diretta o gestita direttamente dalla persona interessata nel caso di assistenza di tipo in diretta. Ha inoltre fatto notare come di fatto l’istituzione dell’ assegno di cura ha permesso di individuare la platea e quindi la numerosità delle persone affette da disabilità gravissima cosa che ancora non si è riuscita a fare per quanto riguarda la disabilità grave costituendo quindi questo un passaggio ineludibile per una seria programmazione. Dopo Cupidi è intervenuto Giuseppe Catalano del Comitato #SiamoHandicappatiNoCretini che ha fatto una breve cronistoria rispetto al percorso fin qui fatto considerando i tre anni precedenti e all’importanza e alla insostituibilità dell’assegno di cura come unica misura tampone che è riuscita a dare sollievo e un minimo di assistenza alle persone che ne beneficiano. Ha con forza esplicitato il concetto che fin quando non saranno disponibili per tutti la redazione dei piani individualizzati come per altro dice l’articolo 14 della 328 l’assegno di cura rimane una misura insostituibile nella sua forma ma anche per la sua ripartizione economica sottolineando come rispetto ad alcuni settori che si occupano di disabilità nella fornitura dei servizi alle persone che vorrebbero venisse introdotto il principio della rendicontazione cosa, continua catalano, che paralizzerebbe l’intera macchina regionale per la complicazione burocratica che ne conseguirebbe. Anche Catalano ha posto l’attenzione sulla necessaria istituzione dei Pua e della implementazione delle Uvm ricordando come ancora si è in attesa di 8 milioni € promessi dall’assessore Razza proprio per far funzionare meglio e implementare la UVM.
Ha preso la parola poi l’assessore alle politiche sociali del Comune di Palermo rappresentanza anche dell’Anci Mattina chiedendo che tutte le risorse disponibili fossero destinate alla redazione dei piani individualizzati sottolineando come i comuni in questa maniera avrebbero potuto redigere i progetti da destinare alle persone con disabilità e di come i comuni siano pronti a mettere in pratica le normative vigenti e il futuro piano triennale. Ha chiesto di intervenire nuovamente Cupidi facendo presente che, rispetto a ciò che aveva appena dichiarato l’assessore Mattina, come, attraverso anche la propria esperienza, personale ci siano comuni che non si occupano di fare alcuna programmazione ben che meno alcun intervento rispetto alla redazione dei piani individualizzati e come ad esempio lui stesso sia Stato costretto a rivolgersi più volte all’autorità giudiziaria per avere riconosciuta un minimo di assistenza, E che quindi prima di dirottare risorse esistenti interamente sulla redazione dei piani individualizzati sia necessario far funzionare Le uvm e di come l’assegno di cura rappresenti l’unica forma di sostegno. Ha concluso gli interventi l’avvocato Maurizio Benincasa garante regionale per le persone con disabilità che ha inizialmente descritto quali siano le sue competenze e quale sia la sua idea rispetto al ruolo che ha assunto viste anche le numerose polemiche che hanno seguito la sua nomina da parte dell’ assessore da parte di quegli ambienti che si occupano di fornire servizi alla persona con disabilità. Benincasa ha fatto presente quali siano tutti gli ambiti in cui è necessario un intervento e che c’è molto lavoro e di come sia auspicabile poter cominciare a lavorare con tutta le componenti presenti al tavolo e anche lui e ha ribadito come la mancanza dell’attuazione dalle normative vigenti sia la causa di una totale assenza di programmazione. Materia che conosce estremamente bene essendo egli un giurista. Ha fatto presente anche le difficoltà di chi come lavoratore presta dei servizi essenziali ad esempio agli alunni con disabilità e la volontà di incominciare a incontrare al più presto attraverso delle convocazioni le associazioni che rappresentano le famiglie e le persone con disabilità. Ha chiuso la riunione l’assessore Scavone dicendo che questa è solo una delle tante riunioni che ha intenzione di fare a stretto giro affinché possa essere redatto al più presto il piano triennale sulla non autosufficienza come d’altronde ormai impone la normativa nazionale messa in campo dal governo centrale.