Palermo: centri per disabili senza fondi da 8 mesi

Stamani davanti Palazzo delle Aquile, sede del Comune di Palermo,  si è riunita in presidio la Rete dei centri socio-educativi per disabili di Palermo per denunciare la mancanza di finanziamenti che ne mette a rischio la sopravvivenza. Sono ben 8 le onlus che hanno costituito la Rete nel 2009, centri per disabili senza fondi da 8 mesi: Afadi, FuturoSemplice, Apriti Cuore, Edificandoonlus, A.R.C, La Fraternità, Club Garden, La Provvidenza. A gestirle, i familiari dei disabili che da ottobre 2012 sono rimasti senza alcuna forma di sostegno per l’espletamento dei servizi, offerti gratuitamente. Una condizione però che le famiglie non sono più in grado di fronteggiare.Oltre 120 i disabili assistiti, impegnati in varie attività, quali i laboratori di apprendimento e le fattorie didattiche. Sino allo scorso autunno hanno usufruito dei fondi regionali della legge 328 sulla riforma dei servizi socio-sanitari che venivano gestiti dai Comuni. Poi, il nulla.Tanto che le famiglie hanno dovuto autotassarsi, secondo quanto era nelle loro possibilità. Persino pagando di tasca propria gli stipendi degli educatori che adesso sono stati costretti a licenziare.
“Noi vorremmo da parte dell’amministrazione comunale azioni concrete – dice Fiorella Acanfora di Futuro Semplice Onlus -. Non possiamo permettere che i nostri figli restino a casa senza alcuna opportunità. Noi abbiamo fatto di tutto per agevolarli a condurre una vita quanto più normale possibile. Abbiamo dei volontari che ci aiutano ma non bastano. Per le disabilità gravi ci vogliono operatori specializzati. Bisogna sostenere i costi di gestione delle strutture, gli stipendi dei collaboratori. Da soli non ce la facciamo più”.
“Sono qui in piazza insieme a tutti loro non solo come rappresentante di una istituzione la più vicina ai cittadini ma soprattutto in quanto familiare” – afferma Maurizio Li Muli, Presidente della Commissione Attività Sociali della V Circoscrizione  di Palermo. “Chiediamo al Comune  di assumersi le proprie responsabilità – continua il consigliere democratico – e chiediamo alla Commissione Affari Sociali ed alla Commissione Regolamenti del Consiglio Comunale un impegno concreto per avviare, quanto prima, la discussione sulla costituzione della Consulta Comunale  per i problemi delle persone con Handicap della città di Palermo, indispensabile strumento per affrontare e risolvere gli innumerevoli problemi che tuttora vivono questi nostri concittadini”.
I familiari dei disabili attendono adesso risposte dalle istituzioni e annunciano la mobilitazione: “Da lunedì saremo qui in presidio permanente per far capire che noi esistiamo e abbiamo bisogno di aiuto”.
L’auspicio a trovare una soluzione di continuità per queste onlus arriva anche da Vincenzo Figuccia, deputato regionale di Pds-Mpa: “Il Comune di Palermo è inadempiente. Sarebbe il caso che intervenisse la Regione, con l’istituzione di un capitolo unico relativo al Fondo per le disabilità. L’ambito sanitario e quello socio-educativo non possono operare separatamente. Questi centri hanno svolto a Palermo un ruolo fondamentale per i disabili. Non possono essere lasciati in balia del caso”.
(Rielab. da blogsicilia)

di Giovanni Cupidi

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