Nel quadro dell’Assemblea generale, per abbattimento barriere
Lunedì 23 settembre l’Assemblea generale dell’Onu si concentrerà sui diritti delle persone con disabilità e fin da oggi i rappresentanti di Ong da quattro continenti sono a New York per chiedere lo smantellamento delle barriere architettoniche, quelle fisiche e quelle invisibili ma altrettanto drammatiche che limitano l’accesso alle opportunità.
“Niente su di noi senza di noi” è lo slogan delle ong – fra cui “Light of the world”, (http://www.light-for-the-world.org)che tutelano le persone disabili, la più grande ‘minoranza’ del mondo, un miliardo di persone che incontrano gravi difficoltà nella vita quotidiana; persone spesso emarginate e costrette a vivere in semiclandestinità; e anche nei ricchi paesi occidentali, spesso costrette a vedere minimizzate le loro esigenze. Come dice il maratoneta cieco kenyano Henry Wanyoike: “Nessuno credeva in me quando ho voluto battere il record del mondo anche se era diventato cieco. Anche io perdevo fede in me stesso. Ma non siamo disabili, siamo molto abili quando abbiamo l’opportunità”.
Lunedì prossimo, i leader del mondo al Palazzo di Vetro dovranno ribadire e rafforzare il loro impegno affinché tutti i bambini disabili possano frequentare la scuola e siano assistiti dai programmi anti-povertà. Ieri, parlando con i giornalisti, Daniela Bas, direttore della Divisione per le politiche sociali e lo sviluppo dell’Un-Desa, il dipartimento degli affari sociali dell’Onu, ha ricordato che le Nazioni Unite chiedono alla comunità internazionale di adoperarsi per la piena applicazione degli Obbiettivi del Millennio alle persone disabili e per la loro partecipazione alla società e allo sviluppo anche oltre il 2015. L’incontro di lunedì – preparato con la partecipazione di Unicef, Oms e altre agenzie Onu – dovrà produrre un documento per sostenere gli obbiettivi della Convenzione sui Diritti delle persone con Disabilità. La Convenzione è stata ratificata da 127 paesi nel mondo e dalla Unione Europea: i paesi ratificatori sono tenuti a promuovere la piena eguaglianza e la piena partecipazione alla società delle persone disabili.
Come ha scritto il più celebre dei ‘disabili’, il fisico inglese Stephen Hawking nella prefazione al primo Rapporto Mondiale sulla disabilità, “I governi del mondo non possono più ignorare le centinaia di migliaia di persone con disabilità che si vedono negare l’accesso alla salute, alla riabilitazione, all’istruzione e al lavoro”.
(tmnews.it)
di Giovanni Cupidi