La Palestra dei fighters è un servizio accessibile a persone di diverse età e con diversi tipi di disabilità, motorie, sensoriali o intellettivo-relazionali
Una “palestra digitale” studiata su misura per chi ne ha più bisogno. Si chiama Palestra dei fighters ed è un canale di potenziamento online ideato da FightTheStroke, società fondata da Francesca Fedeli e Roberto D’Angelo per supportare la causa dei giovani sopravvissuti all’ictus e con una disabilità di paralisi cerebrale infantile, come il loro piccolo Mario e da una rete di famiglie e professionisti che conoscono e vivono tutti i giorni le esigenze delle persone con disabilità. Una palestra digitale che coglie i trend emergenti della Digital-enabled fitness e delle comunità online che si ritrovano per allenarsi da casa e che mette in pratica le evidenze scientifiche sull’esercizio motorio per le persone con disabilità.
L’ultima rilevazione Istat ci ricorda che solo l’8,5% delle persone con disabilità in Italia pratica un’attività sportiva in maniera continuativa e l’emergenza Covid-19 ha peggiorato la situazione a causa dell’interruzione forzata di molti servizi legati alla salute, considerati differibili. Le barriere all’ingresso e all’adozione di una buona pratica di movimento sono molteplici per le persone con disabilità e si evidenziano fin dalla prima infanzia: la difficoltà a seguire un programma di esercizi a casa con il proprio figlio, gli orari dei servizi dedicati che non coincidono mai con i ritmi della famiglia e del lavoro, la carenza di corsi e di professionisti non specializzati negli sport adattati, e ancora le strutture inaccessibili per distanza, barriere architettoniche o costi.
Un team di esperti al femminile
È un ambiente digitale di allenamento online con i migliori professionisti in attività adattate e per tutte le persone con disabilità permanente o temporanea, di ogni età. Il team che segue bambini e ragazzi è di sole donne e comprende esperti per lezioni di disponibili al lancio della piattaforma sono con istruttori specializzati in Sport adattato, Danza e para-Taekwondo, Fisioterapia Neurologica, Terapia occupazionale e Musicoterapia. Il progetto prevederà in futuro anche Logopedia, Psicologia e supporto genitoriale, Teatro. Una squadra agile, tutta al femminile, età media 30 anni, conoscenza di più lingue e con professionalità che vanno dalle diverse discipline sportive adattate fino alla terapia fisica, occupazionale o attraverso la musica. Per tutto il periodo di lancio, c’è la possibilità di accedere a lezioni gratuite di orientamento.
Una palestra digitale e “democratica”
La Palestra dei fighters è accessibile a persone di diverse età e con diversi tipi di disabilità, motorie, sensoriali o intellettivo-relazionali con prezzi democratici. È inoltre un servizio disegnato per sostenere l’imprenditorialità di giovani professionisti ma anche per permetterne l’accessibilità economica alle famiglie con una persona con disabilità. «Gli adaptive o para-sport rappresentano un segmento di mercato ancora poco presente in Italia e un potenziale di 2 miliardi di consumatori di servizi adattati in tutto il mondo – racconta Francesca Fedeli – la Palestra dei fighters risponde anche all’art. 30 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, in cui si incoraggiano gli stati membri alla partecipazione delle persone con disabilità allo sport, indipendentemente dalle abilità di partenza».
(iodonna.it)