Il Consiglio dei Ministri, il 3 dicembre 2013, ha approvato il“Regolamento concernente la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE)”..
Il testo, firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri e in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è il risultato di successive stesure, sulle quali sono intervenuti i pareri di Commissioni Parlamentari, della Conferenza Stato-Regioni, del Consiglio di Stato e sentenze della Corte Costituzionale.Rispetto all’ultima stesura nota (luglio 2013), sono state introdotte poche modificazioni che in parte accolgono i suggerimenti espressi dalle Commissioni Parlamentari.
La disposizione riguarda milioni di cittadini italiani: l’ISEE viene richiesto, infatti, per l’accesso agevolate a prestazioni sociali cioè servizi o aiuti economici rivolti a situazioni di bisogno o necessità (solo a titolo di esempio: dalle prestazioni ai non autosufficienti ai servizi per la prima infanzia, dalle agevolazioni economiche sulle tasse universitarie a quelle per le rette di ricovero in strutture assistenziali, alle eventuali agevolazioni su tributi locali).L’ISEE esiste già nella normativa italiana dal 1998, ma la sua applicazione è unanimemente ritenuta carente, inefficace e causa di un notevole numero di contenziosi. Da alcuni è, inoltre, ritenuto uno strumento scarsamente efficace nel contrasto di elusioni o abusi.
Forte anche di questi presupposti, il Parlamento, su proposta del Governo Monti, nel 2011 ha stabilito una revisione dell’ISEE che solo a fine 2013 è stato definitivamente approvato. ISEE e le persone con disabilità: approvato il regolamento
Il Consiglio dei Ministri, il 3 dicembre 2013, ha approvato il“Regolamento concernente la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE)”.
Il testo, firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri e in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è il risultato di successive stesure, sulle quali sono intervenuti i pareri di Commissioni Parlamentari, della Conferenza Stato-Regioni, del Consiglio di Stato e sentenze della Corte Costituzionale.Rispetto all’ultima stesura nota (luglio 2013), sono state introdotte poche modificazioni che in parte accolgono i suggerimenti espressi dalle Commissioni Parlamentari.
La disposizione riguarda milioni di cittadini italiani: l’ISEE viene richiesto, infatti, per l’accesso agevolate a prestazioni sociali cioè servizi o aiuti economici rivolti a situazioni di bisogno o necessità (solo a titolo di esempio: dalle prestazioni ai non autosufficienti ai servizi per la prima infanzia, dalle agevolazioni economiche sulle tasse universitarie a quelle per le rette di ricovero in strutture assistenziali, alle eventuali agevolazioni su tributi locali).L’ISEE esiste già nella normativa italiana dal 1998, ma la sua applicazione è unanimemente ritenuta carente, inefficace e causa di un notevole numero di contenziosi. Da alcuni è, inoltre, ritenuto uno strumento scarsamente efficace nel contrasto di elusioni o abusi.Forte anche di questi presupposti, il Parlamento, su proposta del Governo Monti, nel 2011 ha stabilito una revisione dell’ISEE che solo a fine 2013 è stato definitivamente approvato.
Per l’approfondimento consultate il link alla pagina Handylex ISEE
di Giovanni Cupidi