Il progetto Inclusion-E, ideato dall’Associazione Racesport, promuove il Simracing inclusivo per persone con disabilità motoria, sviluppando un simulatore accessibile. Articolato in tre fasi, prevede progettazione, tour promozionale e studio clinico. Sostenuto da enti come ACI Esport, verrà presentato all’ACI Racing Weekend
L’innovazione nel mondo del motorsport si sta facendo strada non solo attraverso l’evoluzione tecnologica dei veicoli, ma anche grazie a iniziative orientate all’inclusione sociale e all’accessibilità. Uno di questi progetti è Inclusion-E, ideato dall’Associazione Racesport. Il progetto è dedicato al mondo del motorsport virtuale, noto come Simracing, che è riconosciuto a livello internazionale come disciplina sportiva dalla FIA (Federazione Internazionale dell’Automobilismo) e in Italia dal CONI e da ACI Esport (Federazione Automobilistica Italiana).
Il Simracing, o simulazione di guida, è una disciplina che permette ai partecipanti di competere in gare automobilistiche attraverso simulatori avanzati, che replicano fedelmente le condizioni e le dinamiche di guida reale. Grazie alla crescita del settore e alla diffusione di piattaforme sempre più sofisticate, il Simracing ha aperto nuove opportunità non solo per gli appassionati di motori, ma anche per le persone con disabilità, abbattendo le barriere fisiche che rendono complesso l’accesso agli sport automobilistici tradizionali.
L’obiettivo principale del progetto Inclusion-E, come spiegato dai membri dell’Associazione Racesport, è quello di promuovere tecnologie innovative che facilitino la pratica del Simracing per persone con disabilità motoria, in particolare per chi è affetto da paraplegia. La prima fase del progetto si concentrerà sulla progettazione di un simulatore di guida inclusivo. Questo simulatore avrà un design “zero barriere”, il che significa che sarà accessibile anche per coloro che hanno difficoltà motorie.
Un aspetto innovativo del simulatore è l’introduzione di un volante avanzato che migliora l’ergonomia e la funzionalità, ottimizzando così le prestazioni sportive durante l’uso. Questo strumento sarà specificamente pensato per rispondere alle esigenze delle persone con disabilità, garantendo che possano competere ad alti livelli nel mondo del Simracing. Le innovazioni tecnologiche in questo campo mirano a ridurre le disuguaglianze, consentendo a tutti di partecipare e competere in una disciplina sempre più rilevante nel panorama sportivo mondiale.
Il Simracing e l’inclusione: Un’opportunità per tutti
Il Simracing non è solo una disciplina sportiva, ma un ambito di sperimentazione tecnologica che può avere un forte impatto sociale. L’iniziativa Inclusion-E si propone di rendere il Simracing un contesto inclusivo, dove le persone con disabilità possano competere in condizioni di parità con i normodotati. Questo è possibile grazie agli sviluppi tecnologici che permettono di personalizzare l’esperienza di guida virtuale, adattandola alle capacità motorie e sensoriali di ciascun individuo.
In Italia, progetti come Inclusion-E rappresentano un importante passo avanti verso l’inclusione sociale attraverso lo sport. Secondo i dati forniti dal CIP (Comitato Italiano Paralimpico), lo sport è uno strumento fondamentale per l’integrazione delle persone con disabilità, favorendo la crescita personale, l’autonomia e la partecipazione attiva alla società. L’adozione del Simracing come disciplina paralimpica potrebbe aprire nuove opportunità, simili a quanto già avviene per altre discipline e-sportive.
Le fasi del progetto Inclusion-E
Il progetto Inclusion-E si svilupperà in tre fasi principali:
- 1. Progettazione del simulatore di guida inclusivo: Come già accennato, questa fase iniziale si concentrerà sulla creazione di un simulatore che possa essere utilizzato da persone con disabilità motoria, in particolare paraplegiche. Sarà dotato di un volante ergonomico e tecnologicamente avanzato che renderà possibile una performance sportiva ottimale. Questa fase rappresenta la base tecnologica del progetto, e sarà determinante per l’intera iniziativa.
- 2. Inclusion-E Tour: La seconda fase del progetto è dedicata alla promozione della disciplina del Simracing per le persone con disabilità. Verrà organizzato un tour nazionale chiamato Inclusion-E Tour, durante il quale sarà possibile far provare il simulatore di guida inclusivo a chiunque voglia cimentarsi in questa esperienza. Il tour ha l’obiettivo di diffondere la consapevolezza sull’importanza dell’inclusione nello sport, mostrando come il Simracing possa essere un’opportunità per tutti, indipendentemente dalle abilità motorie.
- 3. Studio clinico e ricerca: La terza fase del progetto riguarda un approfondito studio clinico che esaminerà le reazioni psicofisiologiche delle persone con disabilità motoria durante l’utilizzo del simulatore. Questo studio coinvolgerà un gruppo di persone con paraplegia, senza compromissioni cognitive, e un gruppo di controllo composto da persone senza disabilità motoria. L’età dei partecipanti varierà tra i 18 e i 60 anni e la ricerca sarà svolta prevalentemente nelle regioni del Centro Italia. Lo scopo dello studio è quello di valutare i benefici, ma anche eventuali criticità, della pratica del Simracing per le persone con disabilità, analizzando aspetti come lo stress psicofisico e l’impatto sulla salute mentale.Inoltre, il progetto prevede anche un percorso di coaching, finalizzato ad aiutare i partecipanti a sviluppare ulteriormente le loro abilità nella gestione delle emozioni e nella performance sportiva.
Prossimi eventi e prospettive future
Il progetto Inclusion-E sarà presentato pubblicamente durante l’ACI Racing Weekend, che si terrà all’Autodromo di Imola nel fine settimana del 6-8 settembre. In questa occasione, i partecipanti avranno la possibilità di provare il simulatore di guida inclusivo e apprendere di più sugli obiettivi e le finalità del progetto. Michele Del Grosso, presidente di Racesport, ha sottolineato l’importanza dell’evento, che rappresenta un’opportunità per sensibilizzare il pubblico sull’inclusione nello sport e sul potenziale del Simracing come strumento di emancipazione per le persone con disabilità.
Con il sostegno delle istituzioni e la partecipazione attiva di organizzazioni impegnate nel mondo della disabilità, il progetto Inclusion-E potrebbe rappresentare un modello di riferimento per altri paesi, contribuendo a rendere il motorsport virtuale un terreno sempre più inclusivo e accessibile per tutti.
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