La sperimentazione nella Casa Sollievo della Sofferenza a San Giovanni Rotondo: il robot umanoide supporta nei percorsi di riabilitazione, affianca gli psicologi, crea sessioni interattive con i pazienti e virtauel tour con i parenti a casa. “Tecnologia semplice ma grande portata a livello umano”
Sarà al servizio delle persone anziane come supporto per la riabilitazione, la comunicazione con i parenti e la valutazione sanitaria: si chiama Pepper ed è un robot umanoide il cui utilizzo è in fase di sperimentazione nell’Irccs Casa Sollievo della Sofferenza a San Giovanni Rotondo (Foggia).a
Pepper sarà di supporto nei percorsi di riabilitazione cognitiva e affiancherà uno psicologo nella somministrazione dei test di valutazione del declino cognitivo, inoltre creerà sessioni educative interattive per i pazienti ai quali insegnerà come conservare uno stile di vita sano e attivo.
Pepper avrà anche un prezioso ruolo di collegamento con le famiglie delle persone ricoverate, grazie alla piattaforma ‘Virtual Round‘ che è stata implementata presso Casa Sollievo e che consente di svolgere delle visite virtuali al reparto di ricovero.
“È un progetto tecnologicamente semplice, ma dalla grande portata a livello umano“, commenta Antonio Greco, direttore della unità di Geriatria. “Permettendo alle famiglie di seguire a distanza le attività in reparto – aggiunge – i medici potranno ad esempio condividere più facilmente scelte sulle terapie dei pazienti in terapia intensiva. Soprattutto per persone molto anziane, avere la famiglia vicino grazie a una tele-presenza assistita da un robot è un grande aiuto, con un enorme ritorno dal punto di vista psicologico e del benessere del paziente nel senso più ampio“.
Pepper, infine, si renderà utile anche dopo il ritorno a casa del paziente che potrà essere gestito correttamente grazie al collegamento da remoto, evitando così nuovi ricoveri.
(repubblica.it)