I GUANTI “SIGNALOUD” CHE “PARLANO” LA LINGUA DEI SEGNI

https://youtu.be/4uY-MyoRq4c

Ancora una volta la tecnologia va in soccorso della disabilità. Dall’America arrivano infatti i guanti che traducono il linguaggio dei segni. L’invenzione è di due studenti del secondo anno, Navid Azodi e Thomas Pryor. I due studiano economia aziendale-aerospaziale e ingegneria astronautica e per questo dispositivo hanno vinto il Lemelson-MIT Student Prize di 10mila dollari. I guanti, battezzati “SignAloud”, sono in grado di riconoscere i gesti delle mani che corrispondono a parole e frasi nella lingua dei segni americana. Ogni guanto contiene sensori che registrano la posizione della mano e il movimento e inviano i dati in modalità wireless via bluetooth a un computer centrale. Il computer analizza i gesti e li controlla cercando in un database che contiene i gesti della lingua dei segni.

Se i dati corrispondono a un determinato segno, la parola o la frase associata vengono recitate grazie a un altoparlante. Il prototipo è stato affinato e reso anche ergonomico nel laboratorio CoMotion MakerSpace dell’Università di Washington. L’invenzione intende rendere più pratici per l’uso quotidiano i sistemi che già esistevano in commercio. “I nostri guanti – ha detto Pryor – sono leggeri, compatti e abbastanza ergonomici da poter essere utilizzati come accessorio di tutti i giorni, simile a un apparecchio acustico o alle lenti a contatto”. Azodi gli fa eco: “L’idea inizialmente è venuta fuori dal nostro comune interesse per le invenzioni e il problem solving – ha detto Azodi – . Ma vista la nostra convinzione sul fatto che la comunicazione sia un diritto umano fondamentale, abbiamo deciso di renderla accessibile a un pubblico più vasto”. 
(intelligonews.it)

gcupidi

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