Il Governo ha creato un nuovo fondo per la disabilita e la non autosufficienza per aiuti e sostegni.
Si ritorna a parlare di disabilità in Italia e già questa è una buona notizia considerando che spesso e volentieri la questione è messa da parte e la richiesta di aggiornamenti della normativa ovvero dell’irrobustimento dei fondi messi a disposizioni è rinviata di anno in anno.
Questo può però essere l’anno della svolta, almeno dal punto di vista strettamente economico. Basta leggere la bozza della manovra per scoprire che questa esecutivo ha deciso di rimpinguare il fondo dedicato.
Non è ancora arrivato il momento di esultare, se non altro perché il via libera definivo arriverà solo entro la fine dell’anno e da oggi fino ad allora non sono da escludere clamorose marce indietro, come il passato racconta.
E poi non si può fare a meno di segnalare l’indeterminatezza della misura, rispetto a cui iniziano a fioccare le prime proposte. Vediamo allora in questo articolo:
- Fondo 2021 per aiuti e sostegno a disabili
- Proposte per investire il nuovo fondo 2021
Fondo 2021 per aiuti e sostegno a disabili
Le novità interessanti da segnalare sono due. In prima battuta nascerà il nuovo Codice della disabilità; in seconda battuta l’esecutivo ha pubblicamente promesso lo stanziamento di risorse aggiuntive sul fondo direttamente collegato.
Più precisamente, stando alla parole di Nunzia Catalfo, a capo del dicastero del Lavoro e delle Politiche Sociali, finiranno sul piatto del Fondo per la disabilità e la non autosufficienza altri 30 milioni di euro, secondo uno schema complessiva che prevede una dotazione di 80 milioni di euro nel 2021, 200 milioni di euro nel 2021 e 300 milioni di euro dal 2022.
Come saranno utilizzate queste cifre? L’esecutivo si mantiene piuttosto generico e riferisce di riordino delle politiche a sostegno e supporto delle persone con disabilità. Ma è proprio su questo terreno che si gioca la partita.
Proposte per investire il nuovo fondo 2021
Per via dell’indeterminatezza della spesa, la associazioni civili riunite sotto l’ombrello di Sbilanciamoci! hanno elaborato un documento con una serie proposte. Come la creazione di un Fondo per i progetti di vita indipendente, separando il fondo sperimentale dal Fondo per la non autosufficienza e istituendo un Fondo specifico per la vita indipendente per un impegno di spesa di 32 milioni di euro. Ma anche il riconoscimento della condizione di disabilità e attivazione servizi con ricomposizione della spesa per un impegno di spesa di 20 milioni di euro.
Fari puntati pure sulla definizione dei Livelli essenziali di assistenza e aumento del Fondo per la non autosufficienza per un impegno di spesa di 179 milioni di euro. Infine, ma evidentemente non di minore importanza, l’invito è anche di incremento della dotazione del Fondo Dopo di noi per un impegno di spesa di 10 milioni di euro.
Le domande che il sodalizio si pone sono chiare e significative: come finanziare con queste risorse il Codice sulla disabilità? Come far convivere questi nuovi stanziamenti con i servizi già esistenti? Qual è il nuovo approccio alla disabilità?