Fondi per i disabili in Sicilia – Le mie obiezioni 

Sul Giornale di Sicilia di oggi è stata riportata la notizia sulla pubblicazione del Decreto regionale sul Fondo per la disabilità e sulle dichiarazioni del presidente Crocetta su quali misure sono state previste per le persone con disabilità gravissime. Nell’articolo ci sono alcune mie dichiarazioni in merito al decreto appena esitato dalla commissione salute.

Nella fattispecie ho fatto presente diverse perplessità e alcune questioni, anche se non tutte riportate dal cronista: Crocetta aveva asserito praticamente ovunque che già da aprile le persone con disabilità gravissime censite avrebbero ricevuto gli assegni e invece ancora oggi nessuno ha ricevuto nulla; nel decreto si dice che la platea di disabili gravissimi dovrebbe aumentare, come abbiamo sempre sostenuto nelle nostre osservazioni. Ma se aumenta la platea verrà rimpinguato il fondo proporzionalmente oppure sarà un “meno soldi per tutti?”; l’assegno è comunque insufficiente a  garantire ai disabili gravissimi che ne hanno bisogno l’assistenza domiciliare H24 al massimo 5 o 6 ore al giorno; resta un forte dubbio su come effettivamente questi soldi verranno spesi senza una rendicontazione che possa dimostrare l’avvenuta prestazione in assistenza alla persona con disabilità gravissima, ciò che invece garantisce l’assistenza domiciliare indiretta.

Giovanni Cupidi

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4 Commenti

  • Paola

    Vi seguo con affetto. mi è di conforto, nei miei problemi di salute, la poesia che sostenne Mandela negli anni di prigionia.
    Dal profondo della notte che mi avvolge,
    Buia come un abisso che va da un polo all’altro,
    Ringrazio qualsiasi dio esista
    Per la mia indomabile anima.
    Nella feroce morsa delle circostanze
    Non mi sono tirato indietro né ho gridato.
    Sotto i colpi d’ascia della sorte
    Il mio capo è sanguinante, ma indomito.
    Oltre questo luogo di collera e di lacrime
    Incombe solo l’Orrore delle ombre,
    Eppure la minaccia degli anni
    Mi trova, e mi troverà, senza paura.
    Non importa quanto stretto sia il passaggio,
    Quanto piena di castighi la vita,
    Io sono il padrone del mio destino:
    Io sono il capitano della mia anima.
    Un forte abbraccio.
    Paola

  • Cinzia

    Non ho parole…. quanto tempo speso per salvaguardare quello che è un diritto ad una vita dignitosa. E tutto questo senza ottenere, dall’altra parte, che mezze promesse.
    Ormai sono più che convinta che molti non immaginano minimamente cosa significhi vivere la disabilità nel quotidiano. Ci si può immedesimare col pensiero,, ma non sarà maila stessa cosa.
    Mi verrebbe da proporre a certa gente di trascorrere una giornata nelle condizioni di chi necessita assistenza H24, impossibilitati a muoversi. Solo così forse capirebbero cosa significa prepararsi per essere puntuali ad un appuntamento al quale poi nessuno si presenterà. Oppure proverebbero sulla loro pelle che significa non potersi grattare il naso quando ti prude o non potersi lavare il viso con le proprie mani.
    La disabilità viene spesso ignorata perchè fa paura. E quello che fa paura viene nascosto. Ho letto la tua storia e ti seguo da tempo. La tua determinazione è d’esempio per tutti: disabili e non. Io sono un essere al confine tra i due mondi. Sono stata colpita da una mielopatia midollare che mi ha reso tetraplegica nel giro di poche ore a 48 anni. Ho due bimbe piccole e non ho mai mollato. Oggi, a distanza di 1 anno e mezzo, inizio a muovere i primi passi col bastone, ma lotto quotidianamente con la fatica muscolare. La disabilità mi ha dato una nuova dimensione della realtá. Strano che se qualcuno mi vede in piedi col bastone, mi parla e mi guarda negli occhi… ma appena vado in giro in sedia a rotelle… i miei occhi non incontrano più nessuno sguardo! Non mollare Giovanni! Ce la farai!

    • Grazie mille Cinzia! Un grande abbraccio e un grande in bocca al lupo!

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