Elezioni Politiche 2022: Quali sono le proposte per la disabilità dei partiti?

Il 25 settembre 2022 si terranno le elezioni politiche 2022, annunciate in seguito alle dimissioni del Governo Draghi. Dalle 7:00 alle 23:00 i cittadini italiani saranno chiamati a votare i rappresentati del nuovo esecutivo, che sarà fortemente influenzato dalla riforma del taglio dei parlamentari che, come da risultato espresso dal referendum in materia del 2020, vedrà ridotto il parlamento: ci saranno 200 senatori e 400 deputati.

Qui di seguito un breve approfondimento sulle proposte per le persone con disabilità contenute nei programmi dei maggiori partiti.

Elezioni politiche 2022
Elezioni politiche 2022: cosa promette +Europa?

All’interno del proprio programma, la lista ha riservato una sezione a parte inerente proprio la disabilità:

  • incentivare le amministrazioni comunali, attraverso contributi economici, ad adeguarsi alla Legge n.41/1986 e dotarsi di conseguenza dei Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche, così da favorire l’accessibilità degli spazi alle persone con disabilità;
  • incentivare gli enti pubblici, attraverso contributi economici, ad adeguarsi alla Legge n.4/2004 in materia di accessibilità digitale per i servizi web relativamente alle persone con disabilità;
  • introdurre all’interno di Regioni e Comuni Capoluogo la figura del disability manager, professionista che si occupa dei rapporti tra persone con disabilità ed enti, verificando l’assenza di discriminazioni relative all’abilismo all’interno del luogo di lavoro e nelle normative emanate;
  • introdurre la figura dell’assistente all’emotività, all’affettività e alla sessualità per persone con disabilità, dando seguito al disegno di legge 1442 e alle iniziative del “Comitato per l’assistenza sessuale ai disabili”;
  • prevedere figure di orientamento e accompagnamento al lavoro con competenze specifiche di tutor di inserimento nelle agenzie per il lavoro pubbliche e private per dare vera attuazione alla legge 68/99 di collocamento mirato che risulta particolarmente efficace per le persone con neurodiversità.

Non solo uno spazio dedicato, ma ci sono altri riferimenti al tema in altri parti del programma, come:

  • investimenti sull’assistenza residenziale e domiciliare per la popolazione fragile, anziani, non autosufficienti o con disabilità e su nuovi modelli di Farmacie di comunità;
  • una legge che garantisca la possibilità di ricorrere all’aiuto medico alla morte volontaria e all’eutanasia per le persone capaci di intendere e di volere affette da patologie irreversibili che siano fonte di sofferenze insopportabili. Tale legge è necessaria per dare seguito alle pronunce della Corte Costituzionale nn. 207 del 2018 e 242 del 2019, senza introdurre ulteriori limitazioni alla libertà di scelta ma al contrario rafforzandola, permettendo di fare ricorso anche alle persone che rispecchiano gli altri criteri ma non sono tenute in vita tramite trattamenti di sostegno vitale, come i malati oncologici in fase terminale e inguaribile;
  • la legalizzazione e regolamentazione della Cannabis, in nome della libertà individuale, della lotta alla criminalità e del contrasto ai profitti delle narco-mafie, dell’efficienza del sistema giudiziario, della tutela della salute pubblica, della libertà di accesso alle cure dei malati e della ricerca scientifica, nonché del recupero di risorse per le finanze pubbliche. In primo luogo, intendiamo impegnarci per la diffusione di politiche di riduzione del danno come il drug checking e per l’approvazione definitiva della Proposta di Legge Magi, che prevede la legalizzazione della coltivazione domestica per uso personale di quattro piante di Cannabis, come primo passo verso un processo di completa legalizzazione
Elezioni politiche 2022: cosa promette Alleanza Verdi Sinistra?

All’interno del proprio programma, la lista presenta diverse voci dedicate alla disabilità. Per esempio, nella sezione “L’Italia che ama” l’Alleanza propone una legge contro l’omolesbobitransfobia e l’abilismo “che tuteli le persone lgbtqia+ e le persone disabili e che garantisca il diritto ad autodeterminarsi”. Inoltre, avanza l’idea di una legge sul fine vita “che ascolti le disperate richieste di tante e tanti di poter mettere fine alla propria vita con dignità” e una legge che “regolamenti legalmente produzione, distribuzione e vendita di cannabis“.

Nel paragrafo dedicato alla scuola invece, si parla di una riduzione a un massimo di 20 alunni per classe, che diventerebbero 15 nel caso di uno/una alunno/a con disabilità. Sempre nel comparto scolastico, spazio ai docenti di sostegno, a cui va garantita stabilità e continuità, “così come crediamo che sia giusto porre il problema di estendere garanzie (in termini di retribuzione e diritti) ad altre figure professionali che operano nella scuola, come gli assistenti per l’autonomia degli alunni diversamente abili”.

Nella sezione “L’Italia in salute” viene affrontata la questione dell’assistenza domiciliare e delle RSA. “Anziani e persone con disabilità – si legge – devono poter essere assistiti a casa loro con gli adeguati supporti ai loro familiari e a tutti i caregivers interessati. Deve essere valorizzato il ruolo del Terzo Settore, in grado di coadiuvare efficacemente il SSN, con incentivi economici e di servizi”.

E, proprio in merito ai servizi, la lista specifica che si dovrebbe rendere “necessario” un investimento “sull’accessibilità dei servizi di trasporto pubblico e sull’abbattimento delle barriere architettoniche“. In aggiunta, citando il PNRR, spiega che “nel futuro a breve termine occorrerà però incidere con grande forza e determinazione sui temi dell’inclusione lavorativa, Progetto di Vita, Dopo di Noi e in merito alle figure di caregiver familiari”. Proprio ai caregiver, nella sezione “L’Italia è donna”, si parla di riconoscere loro un’indennità.

Infine, un paragrafo dedicato anche allo sport, con “facilitazione per l’accesso alla pratica sportiva delle persone con disabilità di tutte le fasce di età”, con l’aggiunta di un “programma nazionale per ‘l’accessibilità’ degli impianti sportivi”, e “l’approvazione definitiva” del disegno di legge sulla tutela dello sport in Costituzione.

Elezioni politiche 2022: cosa promette Partito Democratico?

All’interno del proprio programma, la lista cita la disabilità nella sezione “Migliorare i servizi, garantire diritti”. In sintesi, si promette la promozione della digitalizzazione dei processi per garantire piena accessibilità ai servizi essenziali e qualità dei servizi consolari, un’azione che non deve escludere le persone con disabilità.

Elezioni politiche 2022: cosa promette Movimento 5 Stelle?

All’interno del proprio programma, la lista vorrebbe “potenziare il sostegno alle persone con disabilità e ai caregiver“. Nel perseguire tale obiettivo, viene proposto l’incremento delle pensioni di invalidità per le persone con disabilità, il potenziamento degli strumenti per i percorsi di vita indipendente, l’attuazione della legge delega in tema di disabilità e la definizione e il potenziamento delle tutele per i caregiver.

Elezioni politiche 2022: cosa promette Azione – Italia Viva – Calenda?

All’interno del proprio programma, Azione – Italia Viva – Calenda dedica diverse voci alla disabilità. In particolare, è presente una sezione dal titolo “Tutelare le persone con disabilità con una normativa omogenea in tutte le regioni“, dove appunto vengono elencate diverse proposte indirizzate alle persone disabili.

Nel presentarle, la lista pone l’accento sull’inclusione sociale, da raggiungere attraverso “misure relative al ‘budget di salute’ delle persone con disabilità”, un termine che indica “l’insieme delle risorse e i servizi necessari a restituire alla persona con disabilità un ruolo sociale attivo, da realizzare attraverso un progetto terapeutico-riabilitativo individualizzato”. Per fare ciò, il programma pone l’accento sulle seguenti proposte:

  • favorire interventi per l’abitare civile, perseguendo l’obiettivo di contrasto a forme di segregazione esistenti e garantendo il diritto alla realizzazione del proprio progetto personalizzato di vita;
  • eliminare tutte le barriere che è possibile rimuovere (fisiche, logistiche e culturali);
  • favorire programmi di vita indipendente;
  • riconoscere la figura del “caregiver”, istituendo il Fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza;
  • un piano shock per la piena accessibilità di edifici e servizi pubblici;
  • un “incentivo accessibilità” destinato ai negozianti e gestori di pubblici esercizi che, pur in assenza di opere di dimensione tale da imporre per legge l’abbattimento delle barriere architettoniche, adottino interventi per consentire l’accesso agli spazi da parte delle persone con disabilità (ad esempio eliminazione del gradino di ingresso, installazione di banconi ribassati, realizzazione di servizi accessibili);
  • l’adozione di un’“assegno per la vita indipendente e la non istituzionalizzazione”, svincolato dal FNA, che vada ad aggiungersi all’indennità di accompagnamento e che sia destinato specificamente a favorire l’autonomia, anche abitativa, delle persone con disabilità non autosufficienti di età più giovane, prevenendo l’istituzionalizzazione e favorendo la deistituzionalizzazione;
  • rendere sistemici gli istituti sperimentati durante il Covid-19 a tutela dei lavoratori fragili: in particolare, nel caso di persone con disabilità o in condizioni di fragilità, il diritto al lavoro agile (c.d. smart working) da eccezione deve divenire strumento strutturale;
  • adottare i decreti attuativi del Jobs Act, con particolare riferimento alla figura del disability manager e, più in generale, incentivare, nell’ambito delle politiche attive per il lavoro, l’assunzione di persone specificamente formate al collocamento di persone con disabilità;
  • intervenire sui meccanismi fiscali che oggi creano un conflitto per le famiglie che, a fronte di retribuzioni minime per il figlio con disabilità derivanti da stage o percorsi di apprendistato, rischiano di perdere il fondamentale beneficio del mantenimento del figlio a carico.

Inoltre, nella sezione dedicate alle famiglie e alla natalità, la lista vorrebbe potenziare l’Assegno Unico e Universale con l’aumento della maggiorazione in caso di secondo percettore di reddito e revisione dell’ISEE, soprattutto nel caso di figli o persone con disabilità a carico delle famiglie.

In aggiunta, vorrebbe introdurre un assegno di rimborso per le spese sostenute per i figli con disabilità, con patologie fisiche o psichiche invalidati, facendo rientrare nell’insieme anche i disturbi del comportamento alimentare, i disturbi specifici dell’apprendimento o i bisogni educativi speciali. A ciò andrebbe cumulato anche il rimborso per i costi sostenuti per il servizio dell’educatore per la persona disabile.

Anche nel reparto “burocrazia” si parla di disabilità, con la promessa di ridurre al minimo l’impatto della stessa “sulla vita quotidiana delle persone più vulnerabili”, citando come esempio:

  • l’esenzione del rinnovo del Contrassegno disabili per le invalidità stabilizzate;
  • l’ottenimento automatico dei benefici fiscali sulle automobili;
  • la possibilità di visita solo documentale per il rinnovo delle patenti speciali;
  • la semplificazione della fornitura di ausili monouso;
  • l’estensione della validità delle terapie ripetitive.

Infine spazio anche lo sport, valutato come “veicolo di promozione sociale” e “fattore importante nel favorire l’inclusione e l’attività di persone con disabilità”. Per dare fondo a queste parole, la lista promette di incentivare l’aumento e la diffusione delle strutture ad hoc e l’incremento della formazione di tecnici specializzati. In aggiunta, vorrebbe aumentare e/o incentivare la costruzione di palestre per la pratica dell’attività sportiva, chiamando in causa anche le risorse del PNRR.

Elezioni politiche 2022: cosa promette Forza Italia?

All’interno del proprio programma, la lista presenta alcune proposte per le persone con disabilità:

  • sostegno concreto alle famiglie con disabili a carico attraverso l’incremento dei livelli essenziali di assistenza sociale;
  • controllo sull’effettiva applicazione degli incentivi all’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro;
  • potenziamento di politiche mirate alla piena presa in carico delle persone con disabilità, anche attraverso l’incremento delle relative risorse;
  • maggiori tutele in favore dei lavoratori fragili, immunodepressi e con disabilità grave.
Elezioni politiche 2022: cosa promette Fratelli d’Italia?

All’interno del proprio programma, la lista elenca alcune proposte relative alla disabilità:

  • Sostegni concreti alle famiglie con disabili a carico;
  • Sportelli di ascolto e tutorato alla pari per gli studenti con disabilità;
  • Abolire il Reddito di cittadinanza per introdurre un nuovo strumento che tuteli i soggetti privi di reddito, effettivamente fragili e impossibilitati a lavorare o difficilmente occupabili: disabili, over 60, nuclei familiari con minori a carico;
  • Avvio di un piano straordinario di edilizia pubblica con un sistema di sinergie pubblico-privato;
  • Incentivi all’assunzione di persone con disabilità;
  • Aumento strutturale e progressivo delle pensioni di invalidità, che non potranno essere inferiori ad altre forme di assistenza sociale esistenti, affinché l’ampia fascia di beneficiari possa godere di condizioni di vita migliori, più decorose e rispettose della dignità della persona;
  • Potenziamento delle misure di diritto allo studio delle persone con disabilità e disturbi specifici dell’apprendimento, anche con un adeguato incremento del numero di “insegnanti di sostegno” e operatori i educativi per l’autonomia e la comunicazione;
  • Abbattimento delle barriere architettoniche per una concreta trasformazione del territorio e degli ambienti urbani, pubblici e privati, volta a garantire piena accessibilità e mobilità ai cittadini con disabilità;
  • Introduzione di maggiori tutele in favore dei lavoratori fragili, immunodepressi e con disabilità grave;
  • Completamento della regolamentazione del “caregiver familiare” assicurando agli aventi diritto concrete misure di sostegno economico;
  • Prevedere interventi destinati alle persone con disabilità, garantendo loro il diritto alla mobilità;
  • Contrastare il degrado e abbattere le barriere architettoniche e sensoriali che limitano e dequalificano l’offerta turistica.
Elezioni politiche 2022: cosa promette Lega per Salvini Premier?

All’interno del proprio programma, la lista prevede diversi punti per le persone con disabilità. Già nell’introduzione, nel testo si leggono alcune attenzioni specifiche rivolte proprio “ai soggetti più fragili, ai disabili, agli anziani”. In questo sezione, si parla anche di sport come “medicina preventiva”.

Nella sezione “Famiglie e natalità“, si parla di:

  • adozione di incentivi per tutte le famiglie, comprese “le famiglie che assistono un anziano o un disabile”;
  • natalità incentivata “aiutando i nuclei familiari che abbiano al loro interno dei disabili”;
  • riforma dell’ISEE con l’introduzione del quoziente familiare (flat-tax familiare), “ovvero il criterio per cui i carici impositivi e tariffari per le famiglie sono ripartiti” anche “in senso orizzontale (tra nuclei familiari con più figli o con soggetti, anche anziani, in condizioni di disabilità e altri meno gravosi dal punto di vista della struttura dei bisogni);misure economiche e fiscali a sostegno dei caregiver familiari;maggiori risorse economiche ed umane a sostegno delle famiglie con figli disabili.

Nella sezione “Cultura e identità italiane“, il programma promette di rendere fruibili i luogo della cultura alle persone con disabilità motoria e cognitiva con l’utilizzo “della realtà aumentata e di altre tecnologie abilitanti”. E a proposito di tecnologiche, nella sezione dedicata si parla di promozione dell’educazione digitale e dell’inclusione tecnologica “con particolare attenzione ai benefici per le persone con disabilità”.

Per quanto riguarda la voce “Istruzione“, la lista vorrebbe garantire corsi di specializzazione a docenti di sostegno con almeno 3 anni di esperienza sul campo. Per l’Università invece, parla di incentivare la rimozione delle barriere architettoniche, di garantire servizi adeguati per il percorso di studi, di offrire servizi di orientamento, tutoraggio e traduzione LIS e di misure di sostegno al servizio di trasporto.

Alla sezione “Politiche per il Mezzogiorno“, la disabilità viene citato per la valorizzazione del turismo accessibile. Spazio anche alla voce “Unione Europea“, nella quale la lista parla del commercio internazionale, che “deve sempre avere tra i suoi obiettivi quelli del riconoscimento, da parte dei nostri interlocutori, delle convenzioni internazionale per il rispetto dei minore, delle donne, dei disabili, delle minoranze etniche e religiose, dell’ambiente e del lavoro in tutte le sue forme”.

Infine, alla voce “Politiche sociali e inclusioni” sono presenti diversi spunti che parlano prettamente di disabilità. Nel dettaglio:

  • Realizzazione di un fondo unico nazionale che possa garantire a ogni persona una vita autonoma e dignitosa;
  • maggiore controllo e monitoraggio del livello dei servizi erogati;incentivare percorso del Dopo di Noi e aumento della dotazione del “Fondo Dopo di Noi”;
  • linee guida per una riforma dei Centri diurni;
  • percorsi di formazione lavoro mirati e strutturati per la grave e gravissima disabilità o autismo;attuazione della legge delega sulla disabilità;
  • adeguamento delle pensioni di invalidità civile totale e parziale;
  • inclusione alla formazione e al lavoro: attraverso la revisione della Legge 68, l’istituzione di corsi di formazione specifici per i ragazzi con disabilità e autismo, l’integrazione dei percorsi a partire dal sistema scolastico, sostegno, orientamento fino alla prosecuzione dei percorsi di autonomia della persona;
  • promozione di percorsi di mobilità e accessibilità, garantendo l’accessibilità universale all’informazione, alla comunicazione, alla cultura e al turismo;potenziamento rete accoglienza ospedaliera per persone con grave e gravissima disabilità cognitiva e intellettiva;
  • previsione di tutele in favore di tutti i lavoratori fragili, immunodepressi e con disabilità grave;riconoscimento e sostegno al ruolo di cura del caregiver familiare;
  • potenziamento del Ministero per la promozione dei diritti delle persone con Disabilità.
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