Le fiabe vengono raccontate dagli animali a una bambina troppo piccola e ad un bambino troppo alto, due opposti che si incontreranno nell’ultima pagina del libro (Erickson)
Una gazza ladra bellissima ma allergica al metallo. Un pettirosso tanto splendente da luccicare al sole ma con la vista troppo corta e tanta paura di volare. Un elefante che sa spruzzare l’acqua verso il sole, trasformandola in arcobaleno, ma è senza memoria. Una lepre che non sa correre, perché ha una zampetta più corta, e che vorrebbe che anche la sua famiglia andasse piano. Sono i personaggi che vivono nelle Favole di terra e di aria, scritte da Giulia Pretta e colorate dai disegni di Claudia Ferraris: belli e diversi si incontrano, si riconoscono e soprattutto, in un libro nato per insegnare ai bambini l’accettazione dell’altro, spiegano che le nostre particolarità non sono difetti, ma che spesso «aspettano solo qualcuno che ci completi». E non è un caso che le fiabe vengano raccontate dagli animali a una bambina troppo piccola e ad un bambino troppo alto, due opposti che si incontreranno nell’ultima pagina del libro.
Al Salone del Libro
Favole di terra e di aria, pubblicato da Erickson, casa editrice per eccellenza dei testi scolastici, verrà presentato al Salone del libro di Torino. Nasce a Vercelli da mesi di lavoro intenso, dopo l’incontro tra Giulia Pretta, narratrice che oggi vive in Veneto, e Claudia Ferraris, giovanissima disegnatrice lanciata da un volume, Fiabe di riso, che racconta ai bimbi il territorio. Pino Ferraris, il padre di Claudia, in prima linea nel mondo della solidarietà, accarezzava il nuovo progetto da anni: «Ne avevo parlato sin dal 2008 ad Adriano Greppi, presidente di Liberi di scegliere onlus, che segue ragazzi diversamente abili. Gli avevo detto che bisogna fare cultura ai più piccoli, far capire loro quanto è grande la bellezza d’animo e l’intelligenza dei diversamente abili, ma bisogna farlo con gioia e colore, con intelligenza e sensibilità. Soprattutto grazie agli insegnanti, a partire da quelli della scuola d’infanzia».
In Favole di terra e di aria, con la prefazione firmata dal pediatra Paolo Cornaglia Ferraris e dallo scrittore e sceneggiatore di testi per ragazzi (Topolino su tutti) Alessandro Sisti, la lepre accetta per l’inverno il letto caldo di un ghiro che non sa dormire e va a correre nella neve. «Perché non bisogna sentirsi tristi se si è diversi: a volte, basta semplicemente cambiare posto per essere felici». Un topolino curioso, che conosce tutte le notizie della foresta, appostato vicino all’orecchio dell’elefante, e quasi invisibile agli occhi degli altri, ne diventa la memoria. Perché «quello di cui abbiamo bisogno è solo della persona che ci sappia ascoltare. Poco importa se magari dimentica qualcosa. L’importante è che ci tenda l’orecchio e sappia fare arcobaleni per ringraziarci».
Nei disegni, come è nello stile di Claudia Ferraris, tutti i personaggi hanno occhi grandi e dolci, i colori hanno il verde dei prati e l’azzurro del cielo e del mare. E quando nell’ultima pagina i due bambini si incontrano sono i rami scuri di un albero a risolvere i loro problemi di altezza diverse.
Adottato nelle scuole
Le Favole di terra e di aria sono piaciute subito agli operatori delle scuole materne ed elementari vercellesi, che sono stati tra i primi a leggere le bozze, e anche all’Ufficio scolastico territoriale, che all’iniziativa ha dato il patrocinio. Tra gli «sponsor» delle Favole ci sono il Lions club e tante associazioni di volontariato (l’inclusione riguarda sì disabilità fisiche e psichiche, ma si può allargare alle diversità razziali e religiose): tutti sono pronti a partecipare alla presentazione di Torino (il 22 maggio, dalle 10,30), che sarà curata dalla giornalista Ilde Lorenzola. Inutile dirlo, i proventi andranno alla giusta causa dei ragazzi diversamente abili. (La Stampa)