L’Assegno Unico Figli Disabili è stato previsto all’interno dell’Assegno Universale e prevede una maggiorazione tra il 30 e il 50%.
Assegno Unico Figli Disabili. L’Assegno unico universale è stato approvato il 30 marzo scorso e, nelle intenzioni dei legislatori, dovrà essere uno strumento che riordina, semplifica e potenzia le misure a sostegno dei figli a carico. All’interno di questa legge è prevista una maggiorazione per tutte le famiglie con uno o più figli disabili.
Grazie all’assegno unico figli disabili queste famiglie potranno avere importi maggiori del 30 o del 50% rispetto agli altri. La percentuale esatta dipende dalla gravità della disabilità del figlio a carico.
L’Assegno Unico Figli Disabili è legge, dunque, ma bisognerà attendere l’emanazione dei decreti attuativi che forniranno nei dettagli sia l’importo, sia i meccanismi.
Assegno Unico Figli Disabili, ecco a chi spetta
L’Assegno Unico sarà erogato a tutte le tipologie di famiglie:
•lavoratori dipendenti, pubblici e privati
•lavoratori autonomi e liberi professionisti
•disoccupati
I requisiti
Questi sono i requisiti fondamentali per poter accedere al sussidio economico.
Il richiedente deve essere:
•cittadino italiano o di uno Stato dell’Unione Europea, o suo familiare, titolare di diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente. Il sussidio è esteso anche ai cittadini di uno Stato che non appartiene all’Ue ma hanno un permesso di soggiorno Ue di lungo periodo o un permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno annuale;
• soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
•essere residente e domiciliato con figli a carico in Italia per la durata del beneficio:
•essere stato o essere residente in Italia per almeno due anni, anche non continuativi. O essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno biennale.
Possono essere concesse specifiche deroghe da una commissione nazionale per famiglie che hanno comprovate esigenze connesse a casi particolari e per periodi definiti. Le richieste devono essere inoltrate dai servizi sociali e sanitari territoriali che si occupano della tutela della natalità, della maternità, dell’infanzia e dell’adolescenza. La Commissione nazionale chiamata a decidere caso per caso sarà istituita con un decreto del Ministro con delega per la Damiglia in accordo con il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali.
La maggiorazione per i figli disabili
Nella legge sull’Assegno Unico si fa poi riferimento alla maggiorazione, ed è la parte che riguarda l’Assegno Unico per Figli Disabili a carico. Come detto questa maggiorazione varia tra il 30 e il 50% in più rispetto a quanto erogato per i figli senza disabilità.
Assegno Unico Figli Disabili, l’importo previsto
L’articolo 2 della Legge sull’Assegno Universale specifica che l’ammontare dell’assegno varia in base alla condizione economica del nucleo familiare ed è individuata con l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE). Si tiene conto dell’età dei figli a carico e dei possibili effetti di disincentivo al lavoro per la seconda persona che produce reddito all’interno della famiglia.
Gli importi saranno dunque variabili e dipenderanno dalla situazione economica così come viene espressa dall’ISEE di ciascuna famiglia per ogni figlio a carico fino ai 21 anni di età.
Ai figli maggiorenni, quindi i ragazzi di età compresa tra i 18 e i 21 anni, l’assegno verrà concesso solo se frequentano un percorso di formazione scolastica o professionale; un corso di laurea o un tirocinio; sia registrato come disoccupato e in cerca di lavoro in un centro per l’impiego o in una agenzia per il lavoro; svolga il servizio civile universale.
All’interno di questa struttura normativa è inserito l’Assegno Unico Figli Disabili, con quella maggiorazione tra il 30 e il 50%.
Con i decreti attuativi si chiariranno – come detto – gli importi precisi, ma anche le modalità per la richiesta e l’erogazione del sussidio che partirà il prossimo primo luglio (2021).
Per i figli disabili il sussidio non sarà sospeso dopo i 21 anni, ma continuerà a essere percepiti fino a quando resteranno a carico della famiglia che ne ha fatto richiesta.
(thewam.net)