Indipendentemente dalla vostre preferenze video-ludiche c’è qualcosa che unisce tutti i videogiocatori, da quelli mobile a quelli su PC: la passione. È qualcosa di trasversale, che prescinde necessariamente da una componente fisica: questa è la lezione che Ava e suo padre ci hanno ricordato. Ava, difatti, è riuscita finalmente a giocare grazie ad un controller speciale. Ma vediamolo più in dettaglio.
Rory Steel, capo della Digital Jersey Academy (la scuola tecnologica di una associazione inglese), ha recentemente ridefinito l’esperienza video-ludica costruendo alla figlia con disabilità motorie un controller speciale, creato appositamente per permetterle di giocare a Zelda: Breath of the Wild.
Questo risultato, impensabile anche solo 10 anni fa, è stato raggiunto grazie all’Adaptive Controller di Xbox. Questa tecnologia targata Microsoft è infatti ideata appositamente per le persone con deficit motori. Attraverso una modifica del device, Rory è stato dunque in grado di collegare la Nintendo Switch della figlia con un controller stile arcade pensato appositamente per le necessità della bambina.
Il padre decide quindi di registrare la reazione della figlia mentre, per la prima volta, gioca al suo titolo preferito. Questa giovane bambina piena di gioia ci fa davvero riflettere su quello che rappresentano oggi per noi i videogiochi.
Dello stesso parere è Phil Spencer, capo della realtà Xbox, che spende due parole su Twitter per elogiare quanto fatto da Rory.
Questa giovane giocatrice e suo padre, superando questo ostacolo fisico, hanno anche abbattuto numerose barriere mentali. La loro passione ha ricordato a tutti noi cosa davvero significhi amare i videogiochi.
Grazie al sorriso di Ava ci dimentichiamo di ogni Console War e di qualsiasi altra cosa che ora divide la community di gamers per tornare con lei bambini e goderci, ancora una volta, la vera magia dei videogiochi.
Voi cosa ne pensate?
(pokemonnext.it)