In acqua siamo tutti uguali
Un evento raro, unico in Europa: Palermo per un giorno capitale dello sport paralimpico negli ambienti della Piscina Comunale di via del Fante. Dopo il successo del primo Campionato di Serie A svoltosi a Roma a giugno e delle Final four di Busto Arsizio, Coppa Italia, per la prima volta si è giocata a Palermo la finale Supercoppa di Pallanuoto Paralimpica.
Il match fra gli atleti diversamenti abili della Nazionale, indetto dalla Delegazione Regionale FINP Sicilia, si è concluso con la vittoria della squadra S.S.Lazio. I goal segnati da Lorenzo Alibrandi, atleta N.8 della vincente S.S.Lazio, sono stati decisivi per l’esito della partita con la squadra avversaria Rari Nantes Florentia , squadra toscana che fra gli atleti vanta la presenza di Simone Ciulli, medaglia d’argento alle paralimpiadi di Tokyo.
Per una volta i politici hanno espresso sostegno e ammirazione per una manifestazione che interessa e lega insieme sport e disabilità a 360 gradi. Il Primo Cittadino di Palermo entusiasta:
“La più importante manifestazione di Pallanuoto Paralimpico d’Italia, punto di arrivo di due diversi campionati. Io non posso che esprimere apprezzamento alla Federazione per aver scelto Palermo, e ricordare che siamo sempre pronti ad ospitare ogni manifestazione sportiva di valore.”
La disabilità nello sport non esiste, è il motto degli atleti della Mo.No.Cri.Ni.Linus, squadra di pallanuoto paralimpico siciliana nata lo scorso giugno. Unica formazione di atleti diversamente abili a sud di Napoli.
L’acqua elimina ogni disabilità, fa saltare le barriere, eppure è molto difficile trovare atleti preparati e pronti a tuffarsi in gara. Il galleggiamento per gli sportivi privi degli arti inferiori è complicato, e necessita di specifici esercizi ed allenamenti fino a 4 volte a settimana. Nella squadra Mo.No.Cri.Ni.Linus giocano uomini e donne di diverse età e con amputazioni differenti, tutti animati dalla stessa voglia di vincere e superare le difficoltà.
Le squadre sono formate da 5 atleti paralimpici, ed ogni atleta è classificato secondo un punteggio attribuito alla propria specifica disabilità, in modo tale che la squadra raggiunga un punteggio complessivo di 15 punti.
L’auspicio degli organizzatori, della federazione nazionale di sport paralimpico e di tutti gli atleti e sportivi con …qualche punto di disabilità, è creare un circuito permanente di attività sportive per tutta Italia, senza distinzioni di categoria e nemmeno provincialità.