Progetto raggidaoltreconfine, per una nuova cultura sulla disabilità

Promosso da Gian Paolo Sandri, autore del libro “Cammino da seduto”

Il progetto raggidaoltreconfine nasce mettendo assieme la mia esperienza di persona disabile, che vive quindi sulla propria pelle l’esperienza della sedia a rotelle, e le competenze di un amico educatore professionale. In realtà quello che ci porta a pensare, a “sognare” questa attività è proprio l’amicizia che ci lega, la sete di comunicare e di metterci in rete con altri, facendo a nostro modo, con semplicità, cultura; una nuova cultura della disabilità. C’eravamo già incontrati in passato per la stesura del libro “Cammino da seduto”.
Da quando è uscito il libro spesso ci è capitato di promuoverlo e di portarlo in giro e, spesso, abbiamo percepito una “sete”, una voglia, un desiderio di riscoperta personale molto forte, forse un pochino impaurito, intimorito, spento, fino a quando non gli si offre possibilità per uscire allo scoperto. Ed ecco, allora, che quando chi ascolta viene messo a proprio agio, stimolato dal sentire un’esperienza di vita diversa, (più complessa), spesso cala la resistenza che porta ognuno all’auto giudicarsi e al chiudersi in sé, e si ha una voglia quasi primordiale di mettersi in gioco, di riscoprirsi.
Liberati dal condizionamento del giudizio si percepisce meglio se stessi arrivando a intravedere talenti e risorse che ognuno di noi possiede. Siamo certi che la disabilità, spesso interiore, e invisibile è esperienza che in qualche misura viviamo tutti, e per “ritornare liberi” dobbiamo percorrere la strada che ci porta ad una graduale e piena consapevolezza che nelle nostre disabilità sono nascoste le nostre maggiori abilità. “Il non conosciuto è infinitamente più grande del conosciuto: il conosciuto non è che un’imbarcazione in mezzo al mare del non conosciuto.” Puntiamo all’essenzialità, nel linguaggio, nell’approccio, nello stile e nelle attività, perché abbiamo visto che più riusciamo ad essere “semplici” nei messaggi che lasciamo, più i partecipanti riescono ad essere se stessi, lasciando uscire qualcosa della propria interiorità che va ad arricchire l’intero gruppo. L’incontro è diviso in due parti: la prima è dedicata al fare esperienza sulla propria pelle di alcune disabilità; cosa vuol dire non poter usare quella parte del mio corpo? Che emozioni vivo nell’aiutare qualcuno in difficoltà? Queste sono due delle provocazioni che faremo ai ragazzi, invitati a crearsi degli spunti da quello che avranno vissuto come gioco. La seconda parte dell’attività è guidata da una splendida fiaba in forma di cortometraggio che ci porterà al vedere oltre, all’andare oltre al confine dei nostri limiti.
“Non è importante dove sei ora, è importante dove stai guardando”: qualunque sia la nostra condizione attuale: mentale, fisica o sociale, il cambiamento èsempre possibile.Ognuno di noi possiede infinite potenzialità e punti di forza che possono emergere e farci eccellere, farci sentire “straordinari”, e fare cambiare la visione che abbiamo di noi stessi e del mondo che ci circonda.Questo progetto è rivolto a comuni, scuole, istituti, parrocchie, associazioni e consulte giovanili.
Lasciamo la nostra mail per chi fosse interessato anche solo ad avere informazioni più dettagliate:

raggidaoltreconfine@gmail.com
Gian Paolo Sandri    

di Giovanni Cupidi

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