Un volume speciale, ma anche un e-book e un audiolibro. Materiali realizzati dal servizio SuperAbile Inail
Non è più semplicemente una strip sulle pagine finali della rivista “SuperAbile INAIL – Il magazine per la disabilità” ma una vera graphic novel, disponibile anche in formato e-book e dal 24 dicembre in audiolibro. “Fabiola con l’acca”, il personaggio nato nel 2019, lascia il format lapidario della striscia satirica per trasformarsi in un’opera editoriale di più ampio respiro, che arricchisce di nuove sfumature e particolari inediti la vita della protagonista e dei suoi strampalati coinquilini: l’esuberante Nathan Ciro, un giovane con la sindrome di Down, e il fascinoso Nelson, che ha perso la vista per via di una malattia degenerativa.
Ma chi è davvero Fabiola? Con il suo curioso caschetto blu e l’immancabile sigaretta tra le labbra, è una 40enne in sedia a ruote non particolarmente simpatica né particolarmente avvenente. Guarda il mondo con spirito caustico e una spiccata propensione alla battuta di spirito e alla citazione colta. Non ha un fidanzato, né amici. Trascorre il suo tempo leggendo, guardando serie tv e fumando, decisamente troppo. Il suo snobismo intellettuale la porta spesso a mettere a nudo, in maniera irriverente, le meschinità, le follie e le contraddizioni del genere umano, sia esso disabile o meno.
Come molte persone con disabilità le cui storie sono state raccontate sulle pagine del magazine “SuperAbile INAIL”, di cui “Fabiola con l’acca – La graphic novel” rappresenta il “numero speciale” 2020, anche Fabiola è diventata disabile in seguito a un infortunio sul lavoro e anche lei, come molti altri, è stata costretta a ripensare in pieno la propria vita. Con un tono più intimo e a tratti lirico, ma senza mai perdere il piglio scanzonato, la graphic novel rappresenta una sorta di prequel delle strip satiriche, svelando al lettore attraverso quali tortuosi e imprevedibili percorsi le vite di Fabiola e dei suoi improbabili coinquilini si siano incrociate fino ad andare a vivere insieme in quella “casa-giardino” in cui abitano oggi, condividendo tic, idiosincrasie e uno straordinario spirito di umanità.
“Amavo la prevedibilità delle mie giornate.
Era una vita che cercavo di non farmi una vita”
Arriva sempre un momento in cui l’autore di una storia (sia essa fumetto, romanzo, film, eccetera) inizia a chiedersi chi siano e da dove vengano i suoi personaggi. Lo spiega Lorenzo Pierfelice che, oltre a essere il papà di “Fabiola con l’acca”, è anche art director di SuperAbile. Non sempre si ha il tempo di definire bene il loro vissuto. Ci si chiede se abbiano una vita sentimentale, opinioni sul mondo, gusti musicali, preferenze culinarie. Nel senso di “Fabiola con l’acca” abbiamo sempre presentato questa ragazza su sedia a ruote nelle forme sintetiche della strip satirica, sacrificando qualsiasi tipo di approfondimento su di lei e sui suoi coinquilini. La graphic novel permette ai lettori di entrare meglio nel mondo di Fabiola, dell’aiuto chef Nathan Ciro e dell’arciere non vedente Nelson.
Dalla graphic novel all’audiolibro
“Nel 2020 con la graphic novel di ‘Fabiola con l’acca’ abbiamo optato per un n7uovo genere. Lo scrive nella prefazione del volume Antonella Onofri, direttore della rivista SuperAbile INAIL e direttore centrale prestazioni socio-sanitarie di Inail . “Le avventure di una giovane donna, disincantata e al tempo stesso sognatrice come Fabiola, sembravano incarnare le speranze e i desideri di tutti noi. Nell’anno della pandemia, continuare a sorridere diventa un dovere e una necessità. Specie insieme a Fabiola, che ci ricorda quanto sia importante restare umani a dispetto delle difficoltà”. Con tono lieve e, al contempo intimistico, Fabiola ci invita però anche a riflettere sulle infinite possibilità della vita.
Gli episodi, le piccole trame del destino, i bivi che decretano un cambiamento di percorso, una differente destinazione, sono familiari a tutti noi. Lo puntualizza l’illustratore e vignettista satirico Fabio Magnasciutti, che ha firmato uno dei testi introduttivi al volume. Che si tratti di un incidente, un cromosoma distratto, una particella infinitesimale dell’organismo che prende l’iniziativa, Lorenzo non descrive una condanna né un finale. Ma, meglio, un inizio, il ‘via’ di un nuovo gioco il cui percorso è tutto da scoprire.
(Rielaborazione da colibrimagazine.it)