Il Trentino ha trasformato il concetto di accessibilità: dalle Dolomiti, che rimangono in gran parte inaccessibili, alla creazione di comunità accoglienti. Qui, associazioni e cooperative stanno lavorando dove le soluzioni fisiche, come rampe e asfalto, falliscono. Questo ha reso possibile l’accessibilità di alcune date nel più longevo festival di musica in quota per le persone con disabilità
Stefania Clemente, project manager per l’accessibilità presso Visit Trentino, agenzia di marketing turistico territoriale, ha espresso chiaramente il suo punto di vista: “Le Dolomiti non saranno mai accessibili.” Secondo lei, la montagna è, innanzitutto, un’esperienza di limite, imposta dal rispetto stesso della montagna e dalla consapevolezza dei propri limiti, che spesso sfuggono alla comprensione fino a quando la montagna li rivela in modo implacabile. Il concetto di limite, come spiegato da Clemente, è strettamente legato a quello di disabilità, e la loro interazione può essere a vantaggio di tutti. Lei sottolinea come, in assenza di questa comprensione, ci siano turisti che si avventurano in montagna inadeguatamente equipaggiati, come ad esempio indossando infradito.
Questa affermazione non è un invito a proibire l’accesso in montagna a chi non è abbastanza agile o equipaggiato. Al contrario, Clemente sostiene che, se le montagne stesse non possono essere rese accessibili, devono esserlo le comunità che le circondano. Negli ultimi anni, in Trentino, è cresciuta una fitta rete di associazioni, cooperative e operatori turistici che lavorano per offrire vacanze il più possibile accessibili. Tra questi, le cooperative sociali HandiCrea, Gsh e l’associazione Astrid rappresentano esempi significativi di questo impegno. Clemente sottolinea l’importanza del know-how sviluppato da queste organizzazioni, che oggi diventa patrimonio condiviso tra istituzioni e imprese.
Per esempio, la cooperativa Abilnova, da sempre impegnata con persone ipovedenti, ora collabora con musei per sviluppare percorsi accessibili. Allo stesso modo, la cooperativa Archè, inizialmente concentrata su sport acquatici, sta ora rendendo accessibili le attività sul Lago di Garda e il Lago di Caldonazzo.
Restando in ambito montano, Clemente descrive come la collaborazione tra il Terzo settore e le istituzioni consenta di superare le barriere naturali senza eliminarle, preservando l’essenza del territorio. Esempi notevoli di questa sinergia sono le iniziative di Scie di Passione e Sportabili, che dispongono di tutti gli ausili necessari, come dual-ski o mono-ski, per accompagnare le persone con disabilità sulle piste. Grazie alla loro esperienza, in collaborazione con le Apt, hanno contribuito allo sviluppo di prodotti accessibili, adattando impianti di risalita e ristoranti.
Marketing Trentino, dal canto suo, si è occupato di raccontare e promuovere l’esperienza accessibile, contribuendo così a rendere possibile lo sci anche per le persone in sedia a rotelle.Tra le sfide più stimolanti affrontate da Clemente e dal suo team ci sono stati i Suoni delle Dolomiti. Rendere accessibile un festival che richiede a partecipanti e musicisti di raggiungere i luoghi dei concerti a piedi è stato un compito impegnativo. A settembre, il festival prevede quattro date accessibili al pubblico con disabilità motorie e sensoriali.
Grazie all’uso di innovativi strumenti audio-tattili come il Subpac, le persone con disabilità uditiva potranno percepire la musica attraverso vibrazioni. Inoltre, sarà disponibile un servizio di interpretariato in lingua dei segni italiana (Lis), e grazie alla collaborazione con Remoove, sarà offerta assistenza in loco per facilitare l’accesso ai concerti.
Per l’edizione 2024 del festival, sono previsti quattro appuntamenti accessibili per persone in carrozzina e con disabilità sensoriali. Il 13 settembre con Lana Kos, Raffaele Abete, I Solisti di Verona a Villa Welsperg, Pale di San Martino. Il 17 settembre con Raphael Gualazzi a Malga Brenta Bassa, Dolomiti di Brenta. Il 21 settembre con Renaud Garcia-Fons Trio a Sagron Mis, Pale di San Martino. Il 25 settembre con Paolo Conte Legacy presso il Rifugio Fuciade, Gruppo della Marmolada.
Una delle ospiti speciali di quest’anno sarà Laura Miola, influencer e madre in carrozzina, che ha accettato l’invito a partecipare a una delle date del festival. La sua presenza in Trentino per tre giorni rappresenta un’importante opportunità per far conoscere al suo pubblico le numerose possibilità che la regione offre in termini di accessibilità. Nel frattempo, Visit Trentino sta lavorando con lei per progettare una vacanza su misura, prenotando rifugi, ristoranti ed esperienze, e valutando in tempo reale desideri e aspettative della sua famiglia, confrontandoli con i limiti e le opportunità del territorio.
Clemente ritiene che sia una sfida prevedere e garantire tutti i servizi necessari per rendere un concerto accessibile. Tuttavia, pianificare un’intera vacanza per una famiglia con una persona con disabilità offre una prospettiva di lavoro diversa e allarga il concetto di accessibilità. Visit Trentino ha scelto di non separare le persone con disabilità come un pubblico distinto, a cui rivolgersi con materiale specifico.
Non hanno mai realizzato una brochure dedicata alle esperienze accessibili né un portale dedicato al turismo accessibile. L’obiettivo è quello di includere informazioni utili alle persone con disabilità in ogni strumento di comunicazione esistente, rendendo così accessibili tutte le risorse già in uso. “Perché una persona con disabilità dovrebbe visitare un altro sito? Che inclusione sarebbe?” si chiede Clemente, sottolineando l’importanza di una comunicazione realmente inclusiva.
(Articolo pubblicato su Vita.it presentato in un contesto leggermente diverso e in terza persona. Le foto sono di Trentino Marketing)
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Sono in disaccordo con la Sig.ra Stefania, non si possono organizzare manifestazioni, eventi, luoghi di incontro, se non si realizza prima una rete capillare e organizzata per la ricezione di persone con disabilità che provengono da altre Regioni. Non ci sono allo stato strutture ricettive (hotel, appartamenti, ecc) attrezzate per disabili motori. La Regione Trentino-Alto Adige chiede ancora (rispetto alla maggior parte delle Regioni Italiane) la tassa di soggiorno ai disabili e il suo accompagnatore che vogliono trascorrere un periodo di vacanza in montagna. La Regione Trentino-Alto Adige non si è ancora iscritta alla piattaforma CUDE attiva da oltre un anno, per il controllo del contrassegno invalidi in tempo reale per facilitare l’ingresso e la sosta in ZTL alle persone disabili in possesso di pass disabili. Per non parlare di tante strade, marciapiedi, negozi, ristoranti, piscine, servizi igienici ecc che portano il simbolo di accessibilità alle persone in carrozzina e poi una volta giunti sul posto ci si accorge che non sono affatto accessibili alle persone disabili. In ultimo vorrei lamentare che mi sta bene che una influencer come Laura Miola che seguo da tempo, venga invitata a questi eventi, che per lei risultano completamente a titolo gratuiti, ma per usufruire di questi servizi che voi mettete a disposizione sono sicuro, come avviene da sempre per il mondo della disabilità, è ad esclusivo utilizzo di chi ha ampie possibilità economiche, un pensionato, un ragazzo con limitate possibilità economiche non potrà mai accedere e permettersi un soggiorno in Trentino !