In Kill Bìll Vol.2 , poco prima dello scontro finale tra Beatrix e Bìll, Bìll fa un parallelismo tra i supereroi dei fumetti e la vita di Beatrix. In particolare si sofferma, più che sul disegno o i dialoghi, sulla filosofia dei personaggi. Per lui il fumetto con la filosofia più eccelsa, anzi unica, è quello di Superman.
Dice Bìll nel film:
“L’elemento fondamentale della filosofia dei supereroi è che abbiamo un supereroe e il suo alter-ego: Batman è di fatto Bruce Wayne, l’Uomo Ragno è di fatto Peter Parker. Quando quel personaggio si sveglia al mattino è Peter Parker, deve mettersi un costume per diventare l’Uomo Ragno. Ed è questa caratteristica che fa di Superman l’unico nel suo genere: Superman non diventa Superman, Superman è nato Superman; quando Superman si sveglia al mattino è Superman.“
È allora credo che si possa dire che lo stesso valga un po’ per le persone con disabilità: sì nel mondo ci sono tante persone dette speciali, che hanno tante caratteristiche importanti ma come Superman una persona con disabilità qnd si sveglia al mattino è speciale, non ha bisogno di indossare un costume per esserlo, lo è di suo. Ma allora chi è l’alter-ego di una persona con disabilità e quale costume indossa?
Dice ancora Bìll:
“Quello che indossa come Kent, gli occhiali, l’abito da lavoro, quello è il suo costume, è il costume che Superman indossa per mimetizzarsi tra noi.” Clark Kent è il modo in cui Superman ci vede.”
L’alter-ego di una persona con disabilità è la società in cui vive, il suo costume è il modo in cui la società lo vede, il modo in cui costringe a vivere.
Ancora Bìll:
“E quali sono le caratteristiche di Clark Kent? È debole, non crede in se stesso ed è un vigliacco. Clark Kent rappresenta la critica di Superman alla razza umana.”
E allora com’è qst società? È poco inclusiva, discriminatoria e non attenta ai diritti delle persone più fragili.
Questo tipo di società è la manifestazione critica della mancanza di umanità.