Disabilità: l’assegno per le famiglie monoparentali, fino a 500 euro al mese

La misura è dedicata ai genitori single disoccupati o monoreddito con redditi bassi con figli disabili a carico

Un massimo di 500 euro al mese per le famiglie monoparentali con figli a carico che abbiano una disabilità non inferiore al 60%: ecco il nuovo “Bonus mamme single di figli con disabilità”. La misura, introdotta dalla Legge di Bilancio 2021, in realtà prevede l’erogazione del bonus non solo alle madri, ma anche ai padri dei nuclei monoparentali, disoccupati o con un reddito da lavoro dipendente non superiore agli 8.145 euro all’anno o di 4.800 euro annuo se da lavoro autonomo.La domanda dovrà essere presentata ogni anno, per via telematica, e al momento il bonus è previsto per gli anni 2021, 2022 e 2023. L’assegno non sarà computato ai fini del calcolo reddituale.

GLI IMPORTI

500 euro mensili è la cifra massima che è possibile ottenere, in presenza di due figli a carico con disabilità.Gli importi previsti, nel dettaglio, sono i seguenti:

  • 150 euro mensili in presenza di un figlio a carico con disabilità oltre il 60%
  • 300 euro mensili con due figli a carico con disabilità oltre il 60%
  • 500 euro mensili con più di due figli a carico con disabilità oltre il 60%
I BENEFICIARI

Genitore (Mamma o papà) disoccupato o con un reddito da lavoro dipendente non superiore agli 8.145 euro all’anno o di 4.800 euro annuo se da lavoro autonomo. Il genitore deve essere MONOREDDITO, ovvero ricavare il proprio reddito esclusivamente dall’attività lavorativa o percettore di un trattamento pensionistico previdenziale. Si prescinde comunque dalla eventuale proprietà della casa di abitazioneIl nucleo familiare deve essere MONOPARENTALE, ovvero in presenza di un solo genitore con a carico uno o più figli con disabilità.

REQUISITI DEL FIGLIO CON DISABILITÀ

La misura è riconosciuta al genitore in possesso dei requisiti sopra elencati e che abbia uno o più figli:

1- con disabilità riconosciuta non inferiore al 60%

2- a carico, ovvero mantenuti dal proprio genitore.

Per essere considerato a carico, il figlio deve avere un reddito inferiore ai 4.000 euro fino ai 24 anni e inferiore ai 2.840,51 con più di 24 anni.

REQUISITI PER PRESENTARE DOMANDA

Per poter beneficiare del beneficio, il genitore richiedente deve essere in possesso di tutti i seguenti requisiti:

  • essere residente in Italia
  • avere un ISEE non superiore ai 3.000 euro. Nel caso di nuclei con minorenni l’ISEE è calcolato ai sensi dell’articolo 7 del decreto del Consiglio dei Ministri n.159 del 2013, che disciplina i criteri del calcolo dell’ISEE per le sole prestazioni sociali agevolate rivolte a minorenni.
  • essere disoccupato o monoreddito,fare parte di un nucleo familiare monoparentalefare parte di un nucleo familiare con figli a carico con disabilità riconosciuta non inferiore al 60%,
L’ASSEGNO SARÀ EROGATO SULLA BASE DELLE PRIORITÀ

Per questa misura previdenziale sono stati stanziati 5 milioni di euro per ogni anno, dal 2021 al 2023. Nel caso in cui le domande fossero maggiori rispetto alle risorse previste sarà effettuata una selezione delle domande per priorità. Saranno liquidate prima le domande dei richiedenti con ISEE più basso. A parità di ISEE la priorità sarà data alle famiglie con figli minorenni non autosufficienti. A seguire famiglie con figli con disabilità grave e successivamente la “disabilità di grado medio” (così riporta il decreto,ndr).

IN CASO DI FIGLI RICOVERATI

L’assegno sarà sospeso per il periodo dell’eventuale ricovero nel caso in cui il figlio con disabilità sia ricoverato in istituti di cura di lunga degenza o altre strutture residenziali a totale carico dello stato.COME PRESENTARE DOMANDALa domanda dovrà essere presentata annualmente dal genitore che intende beneficiare della misura, in via telematica, attraverso gli appositi moduli dell’INPS. Attualmente non è ancora possibile accedere alla domanda online.

I DUBBI NON ANCORA CHIARITI: LA PERCENTUALE “DI DISABILITÀ” E I MINORI

Il testo del Decreto lascia una serie di dubbi interpretativi. La prima perplessità risiede nel riferimento alla ‘disabilità riconosciuta non inferiore al 60%’ e non all’invalidità, e sappiamo che il riconoscimento dell’handicap non è correlato ad alcuna attribuzione percentuale, prevista invece per l’invalidità. In secondo luogo, ricordiamo che per i minori non sono previste percentuali differenti a seconda delle capacità residue ma vi è semplicemente un riconoscimento o meno dell’invalidità civile e, di conseguenza, accostare una percentuale ad un beneficio riconosciuto ad un minorenne è assolutamente fuorviante.E ancora, Il testo del decreto lascia intendere che l’assegno per le famiglie monoparentali è riconosciuto anche in presenza di un figlio minore ma non lo dice mai espressamente.Probabilmente, al fine di chiarire tutte le ombre del Decreto, interverrà una Circolare dell’Inps che, ci auguriamo, arrivi al più presto.

(osservatoriomalattierare.it)

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