Come spiegare ai bambini la disabilità?

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Come spiegare ai bambini la disabilità?
I bambini sono molto curiosi, fanno molte domande e, così facendo … con la loro spontaneità ed ingenuità, non sanno di poter causare talvolta dei problemi. E’ certo comunque che i bambini percepiscono le reazioni degli adulti e se c’è imbarazzo da parte dei genitori, è sicuro che essi lo percepiranno e si comporteranno di conseguenza!
Di norma i bambini tendono inoltre ad indicare col dito una particolare persona o cosa, sia per richiamare l’attenzione del genitore, che per chiedergli delle spiegazioni. Un comportamento che è assolutamente normale possa avvenire se il bambino vede per la prima volta nella propria vita una persona disabile.
Bisogna infatti tener presente, come spiega Lelio Bizzarri – coordinatore per il Lazio della SIPAP (Società Italiana Psicologi Area Professionale Privata) – che per un bambino si tratta di “una cosa nuova”mai vistra prima … che lo attrae ed incurioscie, per cui, proprio come se volesse indicare il nuovo giocattolo presente nella vetrina di un negozio, molto probabilmente indicherà con tanto di dito puntato, quel “qualcuno” che per lui è fuori dall’ordinario.
A questo punto va detto che il comportamento degli adulti è fondamentale: mai censurare le emozioni del bambino, bensì aiutarlo a rielaborarle. Se chiede delle spiegazioni, è bene dargliele sinceramente senza esitazioni, evidenziando che nonostante le difficoltà che deve affrontare ogni giorno, questa persona è esattamente uguale a lui e a noi, perché la sua vita, proprio come la nostra, è fatta di gioia, di dolore e della soddisfazione nel superare sfide e difficoltà.
Dev’essere chiaro che la disabilità non deve essere affrontata come una sorta di tabù ma bisogna rassicurare il bambino, trovando un equilibrio: se la persona disabile usa la sedia a rotelle, stampelle o altro, non bisogna permettere al bambino di considerarli come un tabù o come oggetti curiosi, ma spiegare a cosa servono in maniera tranquilla.
E’ raro per i bambini piccoli, ma a volte una persona che non è in grado di muoversi in modo autonomo ma deve ricorrere ad un dispositivo, può essere presa di mira dal bambino, perché considerata come un oggetto da manipolare. In fondo, se non ne ha mai vista una, un bimbo può paragonarla ingenuamente ad una macchinina e quindi può trattarla come un giocattolo: ci gioca e poi la butta via quando si stufa, per passare a un nuovo giocattolo. Ecco perché gli adulti in generale – dai genitori agli insegnanti – devono seguire l’approccio del bambino con il mondo della disabilità, in modo che sia rispettoso e senza remore, ma soprattutto senza atteggiamenti che possono essere manipolatori, invadenti o di derisione.Come spiegare ai bambini la disabilita’? D’altro canto va detto, che la persona disabile può non prendere bene la curiosità di un bambino. Gli adulti dovrebbero in tal caso fare da contenimento, spiegando cioè al bambino che un’eventuale brutta reazione è dovuta semplicemente al fatto che la persona in questione si è infastidita solo per l’eccessiva curiosità: non a tutti in fondo piace essere al centro dell’attenzione!
In conclusione comunque, bisogna ricordare che, come scrive Lelio Bizzarri:

“L’incontro tra bambini e disabilità è certamente molto delicato, ma è bene tenere presente che le difficoltà sono maggiori tanto più è minore la serenità che gli adulti hanno verso la disabilità».

(bambinizerotre.it)

di Giovanni Cupidi

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