L’Assistenza domiciliare indiretta consiste nell’assunzione da parte nostra di uno o più collaboratori che ci aiutano a compiere o compiono con noi o al nostro posto le azioni che la disabilità ci impedisce di svolgere in modo autosufficiente. Nel doppio ruolo di datori di lavoro e destinatari dell’attività lavorativa, stipuliamo un accordo privato con l’assistente e ci accordiamo su tempi, modalità e mansioni. Nell’assistenza domiciliare tradizionale o diretta ci è chiesto di adattarci a orari e attività stabiliti che possono cambiare e turnarsi in modo indipendente dalla nostra volontà: una modalità propria del modello medico in cui veniamo visti come oggetti passivi che ricevono cure e vengono assistiti. Con l’Assistenza indiretta, invece, non c’è più l’adattamento della persona al servizio, ma il servizio viene ideato dalla persona stessa. E cioè da noi. Essendo una nostra libera creazione, possiamo utilizzarlo – compatibilmente con il budget a disposizione – quando vogliamo e per soddisfare i nostri desideri, in modo da poter scegliere il contenuto del nostro quotidiano e partecipare alla vita sociale.
VANTAGGI PER NOI
Avere un Assistente Personale significa poter compiere molte azioni che desideriamo svolgere ma non possiamo a causa della disabilità, della nostra poca forza o della parziale o totale immobilità. Se l’assistente è con noi possiamo ad esempio bere quando ne abbiamo voglia, pettinarci o farci pettinare, farci passare un oggetto, uscire con gli amici, fare le spese, cucinare, lavarci i denti e andare in bagno quando ci serve: questo e molto altro senza disturbare familiari o amici. Chiedere favori in continuazione costa fatica, non è sempre possibile e crea condizionamenti e dipendenze tra noi e chi ci aiuta, tanto più se ciò avviene con costanza, ogni giorno e per tutta la vita. L’Assistente Personale invece sta lavorando per noi e possiamo chiedergli qualsiasi cosa sia concordata. Certo, si inserisce nella nostra vita e nella nostra famiglia, ma quando, come e per fare che cosa lo decidiamo noi.
Avere un Assistente Personale significa ricalcolare la percezione delle possibilità e allargare la sfera dei desideri. Coloro che lo hanno sperimentato hanno descritto un importante cambiamento nella propria vita e rilevato:
– il superamento dell’esigenza di aiuto limitata ai bisogni primari
– la focalizzazione di aspirazioni, desideri e interessi che erano stati repressi
– il conseguente incremento di attività
– maggiori opportunità di socializzazione e il miglioramento della vita di relazione
– rivisitazione dei rapporti con i familiari soprattutto se conviventi
– riappropriazione dei ruoli: nella vita di coppia, come genitori con disabilità che possono occuparsi dei propri figli o come adulti con disabilità in grado di occuparsi dei propri genitori anziani
– diminuzione di stati di depressione, isolamento ed esclusione- miglioramento dell’autostima, dell’umore e della qualità della vita
– possibilità concretamente realizzate di accesso al mondo lavorativo, all’istruzione, allo sport e al divertimento.
VANTAGGI PER LA FAMIGLIA
L’Assistenza Indiretta dà la possibilità alle persone che ci sono vicine o che ci hanno aiutato finora di riappropriarsi della loro vita. Così, i nostri familiari sgravati da oneri assistenziali obbligatori possono essere liberi di lavorare, avere una vita propria e continuare a vivere vicino a noi senza essere costretti a rimanere sempre a nostra disposizione. Le dinamiche di subordinazione, dipendenza e condizionamento che caratterizzavano il nostro rapporto reciproco si trasformano un po’ alla volta in un nuovo rapporto di parità.
VANTAGGI PER L’ENTE PUBBLICO
Per l’ente pubblico il costo sostenuto nel finanziare un’ora di Assistenza Indiretta è senza dubbio inferiore a quello di un’ora di assistenza domiciliare, a parità di retribuzione. Ciò è dovuto al fatto che sono minori i costi di amministrazione e di gestione. Nell’Assistenza Indiretta, come abbiamo visto, l’ente pubblico eroga alle persone con disabilità un ammontare pattuito che contempla solo i costi vivi dei dipendenti. Non ci sono costi di intermediari dal momento che siamo noi stessi a reperire gli assistenti, preoccuparci del loro inquadramento contrattuale e a verificare la qualità e l’efficacia del loro impegno. Grazie all’ottimizzazione del costo orario, a parità di spesa pubblica si può disporre di un maggior numero di ore da assegnare. La scelta dell’Assistenza Indiretta comporta anche altri vantaggi per l’ente pubblico, determinati dal miglioramento della qualità della vita degli utenti. Un altro elemento positivo è la possibile riduzione del numero di persone con disabilità ricoverate periodicamente in strutture sanitarie o riabilitative. Infatti, alcuni ricoveri concepiti come momenti di sollievo per la persona o per la sua famiglia non sarebbero più necessari.
ASSISTENZA DIRETTA E INDIRETTA: SI PUÒ SCEGLIERE?
Un principio fondamentale della Vita Indipendente è la libertà di scelta, libertà che dovrebbe riguardare anche il tipo di servizio alla persona: l’Assistenza Indiretta è infatti un’opzione accanto a quella dei servizi domiciliari tradizionali. Attualmente, però, in molte parti d’Italia i servizi non sono in grado di rispondere al fabbisogno. In diverse Regioni ci sono persone con disabilità a cui non vengono assegnati servizi domiciliari oppure ne usufruiscono per un numero molto limitato di ore e per un ventaglio molto ristretto di mansioni. In una situazione del genere la libertà di scelta è naturalmente compromessa perché mancano i servizi tra cui scegliere. È necessario, oltre che auspicabile in tempi brevi, un considerevole potenziamento di tutti i servizi alla persona in modo da poter rispondere alle diverse esigenze di chi decide di gestire la propria vita senza intermediari e sceglie l’Assistenza indiretta; di chi preferisce non assumersi il compito di organizzare i servizi di cui ha necessità e prosegue con quelli tradizionali; di chi ha bisogno di frequentare strutture organizzate ma anche di chi dagli istituti e dalle comunità desidera uscire. La scelta in ogni caso deve essere personale e consapevole, e avvenire dopo aver approfondito la conoscenza dei diritti e dei doveri specifici.
(Alcune parti tratte da “L’ASSISTENZA PERSONALE PER UNA VITA INDIPENDENTE”)